Sicurezza in città, aiutateci ad aiutarvi

Quello appena terminato è stato un anno complesso, ma i numeri parlano di un lavoro, di prevenzione e repressione, che ha dato importanti risultati. Le statistiche hanno un significato, ma non mi appassionano. Dire che il trend degli omicidi registra un – 38% non significa dire che non c’è più la camorra o che la criminalità organizzata non sia pervasiva, ma ci stimola a fare di più. La sinergia che, mai come in questo momento, stiamo vivendo con le altre forze dell’ordine, carabinieri e guardia di finanza, rappresenta il valore aggiunto. Tanto è stato fatto, ma tanto ancora c’è da fare. Questa è una città in cui si fanno tante fiaccolate, si organizzano manifestazioni, sarebbe bello che, oltre a queste iniziative, i cittadini si impegnassero in maniera attiva e sinergica con le forze di polizia. Se da un lato, ad esempio, le rapine sono in calo, dall’altro il fenomeno dei furti in casa ha un andamento costante. E’ una questione di senso di solidarietà, come accade nei piccoli centri. D’altronde un condominio è una piccola comunità sociale nella quale non è facile per le forze di polizia accedere senza una segnalazione mirata. Ai cittadini possiamo dire: aiutateci ad aiutarvi. L’evoluzione tecnologica ha consentito di sviluppare un supporto importante come l’applicazione YouPol che interpreta l’attuale rivoluzione digitale e permette, anche in forma anonima, di inviare segnalazioni e immagini alla centrale operativa in merito ad attività di tipo criminale. Noi abbiamo bisogno di segnalazioni e immagini. Da quelle partono i riscontri con un’attività investigativa mirata. Così anche il progetto XLaw, che consiste nel raccogliere quotidianamente dati relativi a eventi criminosi analizzando modus operandi, caratteristiche somatiche dei soggetti coinvolti, i veicoli utilizzati. Gli scooter T-max e Sh, ad esempio, sono quelli più usati nei reati, ma anche i più rubati e rapinati. L’approccio nei confronti di questi dati è previsionale: la centrale operativa viene allertata dal sistema che evidenzia una sorta di zona rossa che, da quel momento, viene messa sotto la lente. In tutto questo la videosorveglianza sarà fondamentale per evidenziare degli elementi che sembrano magari insignificanti e che invece si rivelano determinanti. Ci sono fondi per l’installazione di nuove telecamere e sarà fondamentale prevederne anche la manutenzione per la loro efficacia nel tempo. Così come accaduto alla Sanità che è, da questo punto di vista, un rione modello. Non ci sono strategie risolutive, ma olio di gomito. Le strategie devono essere adeguate giorno per giorno. Grazie al lavoro oscuro, rischioso di chi lavora sul territorio 24 ore su 24, come la squadra mobile, come gli uomini dei commissariati, si ottengono risultati. Senza questi uomini che lavorano talvolta in aree a rischio, le condizioni di sicurezza della città non sarebbero a questo livello.

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