Siemens sigla una maxi-fusione con Corindus, il gigante della sanità Usa

Matrimonio miliardario nel mercato dell'assistenza sanitaria cardio-vascolare. Corindus Vascular Robotics uno dei principali sviluppatori Usa di robotica vascolare di precisione, ha annunciato di aver siglato un accordo di fusione con la tedesca Siemens Healthineers.

MILANO – Matrimonio miliardario nel mercato dell’assistenza sanitaria cardio-vascolare. Corindus Vascular Robotics uno dei principali sviluppatori Usa di robotica vascolare di precisione, ha annunciato di aver siglato un accordo di fusione con la tedesca Siemens Healthineers. Secondo i termini dell’accordo, Siemens Medical Solutions, una consociata interamente controllata da Siemens Healthineers, società quotata sulla borsa tedesca, acquisirà tutte le azioni emesse e in circolazione di azioni ordinarie di Corindus per 4,28 dollari per azione in contanti, per un totale di acquisto di circa 1,1 miliardi di dollari.

L’accordo

“Siamo lieti di aver raggiunto questo accordo con Siemens”, ha dichiarato Mark J. Toland, Presidente e Amministratore Delegato di Corindus. “Riteniamo che la transazione fornirà un valore immediato, convincente e certo a tutti gli azionisti di Corindus, nonché vantaggi sostanziali per i nostri clienti. La combinazione di strumenti avanzati di imaging di alta qualità, imaging digitale e intelligenza artificiale di Siemens Healthineers con la piattaforma di robotica di precisione di Corindus ha il potenziale di trasformare il modo in cui l’assistenza sanitaria viene erogata a coloro che soffrono di malattie cardiovascolari o periferiche. Le enormi sinergie tecnologiche e la visione condivisa tra le due aziende dovrebbero consentirci di raggiungere una perfetta integrazione tra le nostre attività”.

La situazione

La transazione è stata approvata dal Consiglio di amministrazione di Corindus e dovrebbe concludersi nel quarto trimestre del 2019, previa approvazione degli azionisti di Corindus.

La fusione arriva mentre Corindus presenta conti trimestrali che chiudono con ricavi pari a 4,6 milioni di dollari nel secondo trimestre del 2019, con un aumento del 175% rispetto al periodo dell’anno precedente mentre l’utile lordo è stato di 1,8 milioni di dollari rispetto a una perdita lorda di 0,5 milioni nel secondo trimestre del 2018.

Le spese generali sono ammontate a 8,4 milioni nel secondo trimestre, rispetto a 6,9 milioni nel secondo trimestre 2018. Le spese di ricerca e sviluppo sono ammontate a 3,7 milioni, rispetto a 2 milioni nel secondo trimestre 2018. La perdita netta è stata pari a 10,7 milioni, rispetto a una perdita netta di 9,9 milioni nel secondo trimestre 2018. Le disponibilità liquide al 30 giugno 2019 ammontano infine a 31,9 milioni.


Di Paolo Tavella

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