Sindacati in piazza contro il governo. Landini: “Se Conte non ascolta andremo avanti”

Foto Donato Fasano - LaPresse in foto Maurizio Landini

ROMAMaurizio Landini manda un messaggio diretto al premier Giuseppe Conte: se non si aprirà un confronto fra governo e sindacati alla manifestazione di Piazza San Giovanni ne seguiranno altre.


Il neo segretario della Cgil è l’osservato speciale dell’adunata unitaria di Roma

Per l’ex numero uno della Fiom si tratta infatti della prima uscita pubblica in piazza nel nuovo incarico e, inevitabilmente, la partecipazione al raduno promosso anche da Cisl e Uil sarà un metro di giudizio per misurare il suo appeal.

Ci aspettiamo una bella giornata di sole e la piazza piena“, dice conversando con i cronisti nella sede della stampa estera. Nessuna previsione numerica ma un modo per cercare di stemperare la tensione in vista del ‘gran ballo’.


Landini spiega i motivi della manifestazione

“Il tema è cambiare seriamente questo Paese e rimettere al centro lavoro e diritti. Quando pur lavorando sei povero e le diseguaglianze aumentano non è accettabile. Dobbiamo ricostruire la cultura dei diritti e del lavoro”, dice.

La richiesta è quella di un grande piano di investimenti “pubblici in modo particolare ma anche privati. La legge di stabilità, invece, li riduce”.

Il leader della Cgil risponde poi al vicepremier Luigi Di Maio che “non vuole confrontarsi perché ha paura di non essere in grado di reggere il confronto. Trovo singolare che incontri i gilet gialli e non in sindacati italiani che vogliono migliorare il paese”, spiega.

L’attacco di Landini non è a tutto campo contro le politiche del governo ma un pungolo per migliorare tanti aspetti di una manovra che è “miope e recessiva”, a partire dai due capisaldi delle politiche economiche di Lega e M5S: quota 100 e reddito di cittadinanza.

Noi non abbiamo nulla contro il fatto che qualcuno possa andare in pensione ma chiediamo che si cambi davvero la legge Fornero”, dichiara in merito alla prima. Più piccato il commento sul secondo: “non bisogna barare sui nomi. Questo provvedimento è un ibrido. Inoltre assumere dei ‘navigator’ precari per cercare lavoro stabile ad altre persone non mi sembra il massimo della fantasia”.


Duro pure il parere sulla flat tax

Non ci convince”, taglia corto Landini che vede nel futuro dell’Italia il rischio di una nuova manovra. “Mi pare chiaro che le previsioni del governo non sono raggiungibili”, il suo pensiero. Un tentativo di prova muscolare sperando che dalla piazza arriva un’investitura formale.

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