Spionaggio, la procura militare acquisisce i materiali dell’inchiesta Biot

La procura militare ha delegato i carabinieri del Ros e i materiali in questione restano nella disponibilità di entrambe le procure che per ora proseguono le due indagini in parallelo

ROMA – La procura militare di Roma ha disposto l’acquisizione di tutti materiali sequestrati dalla procura ordinaria legati all’inchiesta su Walter Biot. Si tratta tra l’altro della scheda di memoria trovata in possesso dell’ufficiale russo e di tutti i dispositivi trovati in uso all’ufficiale della Marina arrestato. La procura militare ha delegato i carabinieri del Ros e i materiali in questione restano nella disponibilità di entrambe le procure che per ora proseguono le due indagini in parallelo. “Appare necessario acquisire al procedimento tutto il materiale, trattandosi del corpo del reato”, si legge nel provvedimento datato 13 aprile.

La difesa di Biot chiede la scarcerazione

Il tribunale del riesame si è riservato sulla richiesta di scarcerazione arrivata dalla difesa di Walter Biot, l’ufficiale della Marina militare arrestato il 30 marzo per spionaggio. L’avvocato Roberto De Vita ha chiesto “l’annullamento o l’attenuazione della misura” del carcere. Il blitz è scattato di notte, quando Biot ha incontrato in un parcheggio alla periferia di Roma, l’ufficiale russo Dmitrij Ostroukhov: secondo le accuse gli avrebbe consegnato una serie di documenti riservati in cambio di una mazzetta da 5000 euro. Biot era attenzionato da tempo e i carabinieri del Ros sono intervenuti quando si è avuta certezza dell’incontro tra i due.

(LaPresse)

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