Tav, Besson: “Dibattito che non capisco, già chiusi tre accordi”

Per Toti sarà tregua fino alle Europee ma poi la decisione andrà presa

Loius Besson il secondo da sinistra ( (Photo by JEAN-PIERRE CLATOT / AFP)

ROMA – “E’ un dibattito che non capisco. Perché i due paesi hanno concluso tre accordi successivi e durante questo periodo, che è stato lungo, i paesi vicini come la Svizzera e l’Austria sono avanzati molto. Gli svizzeri hanno già liberato due tunnel di base, uno di questi è il San Gottardo. E come sapete l’Italia e l’Austria fanno progressi sul serio per quanto riguarda il tunnel del Brennero. Quindi non è normale che l’Italia sia d’accordo per il tunnel Nord-Sud, ma non é d’accordo per l’unico tunnel Est-Ovest”. Queste le parole di Louis Besson, Presidente della Commissione intergovernativa italo-francese Tav, ad Agorà Rai Tre, sul dibattito in svolgimento in Italia sulla Tav.

Per Toti sarà tregua fino alle Europee ma poi la decisione andrà presa

“Qualsiasi sia l’escamotage ideato per rimandarla di un giorno, una settimana o a dopo il 26 maggio, una decisione definitiva sulla Tav prima o poi andrà presa. E non sarà una decisione qualunque, perché ormai quest’opera è diventata lo spartiacque tra due visioni in contrasto e in prospettiva inconciliabili”. Lo dichiara il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, in un’intervista al Corriere della Sera. Toti aggiunge che “i Cinque Stelle sono stati e sono ancora contrari a tutte le opere. La Tap in Puglia, il Terzo valico e la Gronda nella mia Liguria, le Pedemontane nel Nord.

Il fatto che alcune di queste siano stati costretti a ingoiarle non cambia la loro politica, ed è difficile non pensare male. Dietro il no alla Tav c’ è una visione di Paese contraria a quel che serve per crescere, è una utopia velleitaria che rischia di essere disastrosa”. Sull’ipotesi di crisi di governo sottolinea: “Era impensabile una crisi prima delle Europee. Appuntamento sul quale troppi leader hanno investito il loro futuro in modo sproporzionato. Fino ad allora non succederà nulla e anzi lo scontro nella maggioranza sulla Tav potrebbe perfino far bene sia ai Cinque Stelle che alla Lega”.

(LaPresse)

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