Ponte Morandi, la ricostruzione sarà affidata ad un tecnico: “E Autostrade pagherà il conto”

Summit a Genova con il governo per il sindaco Bucci e il presidente della Regione Toti: "L'attuale decreto dà troppo potere al commissario, per questo abbiamo pensato a più figure".

Concessione senza segreti
Foto Marco Alpozzi/LaPresse - Il ponte Morandi crollato il 14 agosto

GENOVA – Il nome del commissario alla ricostruzione ancora non c’è, ma una più equa distribuzione di poteri e responsabilità sì. Con un tecnico che verrà messo a capo dei lavori di ricostruzione. Escono soddisfatti dall’incontro con il governo sia il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti sia il sindaco di Genova, Marco Bucci.

“Il decreto vigente toglieva poteri agli enti locali”

“C’era un decreto che ci piaceva poco. Allargava i poteri del commissario alla ricostruzione anche a molte aree che ritenevamo fossero competenza degli enti locali – spiega Toti a vertice concluso. – Abbiamo ribadito che gli enti locali continuano ad avere tutte le loro prerogative sulla città, anzi si aggiungono deroghe a tutto quello che si può fare come emergenza di protezione civile”. Ieri dunque è stata fissata una più “equilibrata suddivisione dei compiti”.

Toti commissario all’emergenza, ci sarà un tecnico per la ricostruzione

Toti resta commissario all’emergenza mentre per il nome di quello alla ricostruzione si pensa ad un “tecnico di alto profilo”. Per non creare attriti tra Lega e M5S la decisione al momento è stata congelata puntando su un tecnico, il cui nome sarà condiviso. I soldi ci sono, centinaia di milioni assicurano da Palazzo Chigi. Verranno impiegati per gli aiuti alle imprese, i corridoi logistici agevolati, i soldi per gli indennizzi, il sostegno all’autotrasporto e soprattutto per sostenere il porto di Genova. Tra le misure decise ieri anche le deroghe alla legge Madia sulle assunzioni nell’area.

“Arriveranno sicuramente molti soldi per le imprese e per il porto. L’autorità portuale è stata autorizzata ad un prelievo aggiuntivo sull’Iva del 3 per cento”, precisa Toti.

Il nome entro dieci giorni, prevista una figura ad hoc anche per la demolizione

Dopo la limatura finale il decreto uscirà in tempi brevissimi sulla Gazzetta ufficiale ed entro una decina di giorni arriverà anche il nome del commissario. “Abbiamo ragionato sui poteri dei due commissari quello di protezione civile all’emergenza resterà. Saranno due figure che si affiancheranno”, chiarisce Toti. “Il commissario per la ricostruzione e della demolizione del ponte si occuperà della parte relativa al ponte, mentre agli enti locali spetta tutto il sistema di sostegno, mantenimento e costruzione della viabilità secondaria. Funzioni tipiche degli enti locali che abbiamo rivendicato e che il governo ci ha riconosciuto”.

Autostrade pagherà il conto finale

Ma chi ricostruirà il ponte? La scelta spetterà al commissario per la ricostruzione. Non c’è alcun dubbio poi, precisa Toti, che “Autostrade debba pagare il conto, lo dicono le norme vigenti”.

Alla riunione hanno partecipato anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, il premier Giuseppe Conte e i ministri Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Soddisfatto il capo del Consiglio. “Ricostruiremo il ponte velocemente e meglio di prima – assicura Conte – Continuiamo a lavorare senza sosta per permettere alla città e ai genovesi di tornare alla normalità”.

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