Tennis, Atp Miami: Federer batte Shapovalov e vola in finale con Isner

Wta Miami: Barty e Pliskova in finale

MIAMI – Roger Federer approda alla finale del “Miami Open”, secondo Atp Masters 1000 stagionale, in dirittura d’arrivo all’Hard Rock Stadium, nuova sede dell’appuntamento in precedenza ospitato a Crandon Park di Key Biscayne. Lo svizzero, numero 5 Atp e quarta testa di serie, a segno in Florida in tre occasioni (2005, 2006 e 2017), ha regolato per 62 64, in un’ora e 12 minuti, il Next Gen canadese Denis Shapovalov, numero 23 del ranking mondiale e 20esima testa di serie. ‘King Roger’ affronterà nell’ultimo atto John Isner. Lo statunitense, numero 9 del ranking mondiale e settimo favorito del seeding, nonché campione in carica, ha fermato la cavalcata del Next Gen canadese Felix Auger-Aliassime, imponendosi con il punteggio di 76(3) 76(4), dopo un’ora e 53 minuti.

Wta Miami: Barty e Pliskova in finale

Saranno Ashleigh Barty e Karolina Pliskova a contendersi sabato il trofeo del ‘Miami Open’, torneo Wta Premier Mandatory dotato di un montepremi di 9.035.428 dollari di scena da quest’anno sui campi in cemento dell’Hard Rock Stadium (la ‘casa’ dei Miami Dolphins di football NFL), in Florida. Nella sfida della parte alta del tabellone la 22enne di Ipswich numero 11 Wta e 12esima testa di serie, già sicura dell’ingresso nella top ten mondiale per la prima volta (da lunedì salirà al numero 9), ha battuto per 6-3 6-3, in un’ora e 17 minuti di gioco, l’estone Anett Kontaveit, 23enne di Tallin, numero 19 Wta e 21esima testa di serie (da lunedì best ranking anche per lei: sarà numero 14).

Kontaveit aveva vinto in tre set l’unico precedente con la Barty, giocato al turno decisivo delle qualificazioni di Wimbledon nel 2014. A complicare la faccenda per entrambe le protagoniste ci si è messa la pioggia. Prima ha ritardato l’inizio del match di un’ora, poi lo ha interrotto una prima volta sul 2-0 per la Kontaveit e poi di nuovo sul 2-2. Alla ripresa definitiva, con oltre cinque ore di ritardo sull’orario del programma, l’australiana è sembrata molto più centrata della sua avversaria, un po’ troppo fallosa, ed ha incamerato il primo parziale grazie a due break (settimo e nono gioco).

(LaPresse)

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