Tennis, Panatta: “Prima era una danza, oggi è rissa. Borg lo ha rovinato”

Pof, pof'. In tutta Italia è risuonato il morbido suono del colpo piatto secondo Adriano Panatta: il cameo dell'ex tennista in 'La profezia dell'armadillo', film di Emanuele Scaringi tratto dalla graphic novel di Zerocalcare, è diventato virale

Marilla Sicilia

ROMA (LaPresse) – Tennis, Pof, pof’. In tutta Italia è risuonato il morbido suono del colpo piatto secondo Adriano Panatta: il cameo dell’ex tennista in ‘La profezia dell’armadillo’, film di Emanuele Scaringi tratto dalla graphic novel di Zerocalcare, è diventato virale. “Mi avevano chiesto di fare questa cosa, non volevo farla ma poi mi hanno spiegato che avrei dovuto interpretare me stesso… Io sono proprio quella roba lì”, spiega Panatta a Circo Massimo, su Radio Capital, prima di utilizzare il ‘pof pof’ in tutt’altri termini riferendosi alla Roma di oggi: “Appena esco mi girano un po’ i ‘pof pof’. Ci si muove fra le buche, ora in giro ci sono pure i cinghiali… Forse torna Annibale”, dice a Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto, “Se mi girano i pof anche da italiano? Abbiamo la domanda di riserva? Lasciatemi con il mio giramento di pofpof anche qua”.

Giramento di ‘pof pof’ anche per i giovani italiani che, come il protagonista di ‘La profezia dell’armadillo’, spesso devono adattarsi a lavori, ragiona Panatta, “che non amano, che non gli danno passione, che gli fanno quasi schifo. Tornare al ‘pof’, al bel gioco, all’armonia, non è semplice. Qualsiasi mestiere, anche il più semplice, va fatto con passione. In quella maniera viene fatto con più professionalità. Vale per tutti, anche per i baristi. Anche la tazzina deve fare ‘pof'”.

Tennis, le dichiarazioni dell’ex tennista Panatta

A fare sempre meno ‘pof’, paradossalmente, è proprio il tennis: “Una volta era una danza”, ricorda l’ex tennista, “oggi è una rissa. Con l’eccezione di Federer, che è un principe”. Nessun dubbio su chi abbia rovinato il tennis: “Bjorn Borg. È un amico fraterno ma glielo dico sempre: ha vinto tanto ma ha rovinato tutto. Ha cominciato a giocare in un’altra maniera e tutte le scuole lo hanno seguito. Poi con l’avvento delle racchette moderne tutto è stato accentuato”.

Fra i giovani tennisti più interessanti, Panatta cita Zverev e Thiem, ma “alla fine in testa alla classifica ci sono sempre quei tre, Nadal, Djokovic e Federer. I ragazzi di oggi sono bravissimi, dico solo che è un tennis diverso, meno romantico”. È diventato tutto più muscolare, anche il calcio: “L’Olanda di Cruijff sembrava andare a duemila all’ora”, dice, “oggi a confronto la Nocerina, con tutto il rispetto, va molto più veloce. È tutto cambiato. Poi per esprimere il talento ci vuole tempo, se la palla arriva veloce non si fa in tempo per trovare soluzioni e si gioca d’istinto, e diventa tutto muscolare”. Nello sport come in politica: “Anche in quel caso bisognerebbe prendersi un po’ di tempo. Come ha detto Renzo Piano”, conclude Panatta, “bisogna fare veloci ma senza fretta. Una cosa giusta che va applicata in tutte le cose”.

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