Trattativa stato-mafia, condanne dagli 8 ai 12 anni per gli ex vertici dei Ros

Foto LaPresse - Mourad Balti Touati 30/09/2017 Milano (Ita) - Corso porta vittoria - Palazzo di giustizia Cronaca Presentazione del nuovo libro di Andrea Galli "Dalla Chiesa", storia del generale dei Carabinieri che sconfisse il terrorismo e morì a Palermo ucciso dalla mafia Nella foto: esterno del tribunale

PALERMO (Francesco De Sio) – Trattativa stato-mafia: arrivano le condanne. Pene comprese tra 8 e 28 anni di carcere per gli ex vertici del Ros Mario Mori, Antonio Subranni e Giuseppe De Donno, oltre l’ex senatore Marcello Dell’Utri, Massimo Ciancimino e i boss Leoluca Bagarella e Antonino Cinà.

Mori e Subranni sono stati condannati a 12 anni per minaccia a corpo politico dello Stato. A 12 anni, per lo stesso reato, è stato condannato l’ex senatore di Forza Italia Dell’Utri, 28 anni sempre per minaccia a corpo politico dello Stato per il capo mafia Bagarella. Per lo stesso reato dovrà scontare 12 anni il boss Cinà. L’ex ufficiale del Ros Giuseppe De Donno, per le stesse imputazioni, ha avuto 8 anni. Massimo Ciancimino, accusato in concorso in associazione mafiosa e calunnia dell’ex capo della polizia De Gennaro, ha avuto 8 anni.

La Corte d’Assise di Palermo ha assolto dall’accusa di falsa testimonianza l’ex ministro democristiano Nicola Mancino. Prescritte le accuse nei confronti del pentito Giovanni Brusca. Condannati tutti gli altri imputati.

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