Trovato cadavere carbonizzato, la vittima era vicina ai Polverino

Nella foto a sinistra, Vincenzo Iannone

MARANO – Macabro ritrovamento ieri mattina all’alba da parte dei carabinieri della locale compagnia. In via Pigno, intorno alle 6.30, è stato rinvenuto un cadavere carbonizzato all’interno di un’auto. Nel giro di poche ore i militari dell’Arma sono risaliti all’identità della vittima. Il corpo senza vita apparteneva a Vincenzo Iannone, 47enne nato a Mugnano, ma residente a Marano. Nel suo passato precedenti penali per reati legati agli stupefacenti e frequentazioni all’interno del clan Polverino, cosca egemone nella zona, soprattutto dopo che uccisioni e arresti eccellenti hanno depotenziato i Nuvoletta, gruppo criminale che ha fatto la storia della camorra a Napoli e dintorni.

Indagini in corso

Sono ancora in corso le indagini per capire se si sia trattato di un’esecuzione o di un suicidio. Gli investigatori non intendono escludere alcuna pista, anche se dai primi rilievi effettuati, sembrerebbe che il 47enne sia stato vittima di un agguato. Non è escluso che sia stato ucciso in un altro posto. E’ possibile che i killer abbiano portato il cadavere di Vincenzo Iannone in via Pigno, zona caratterizzata dalla presenza di una folta vegetazione, per dargli fuoco e rendere più complicato il riconoscimento. Dalle prime voci che circolano, pare che negli ultimi mesi il 47enne abbia tentato la scalata negli affari illeciti. Non è escluso che nel percorso, appena accennato, abbia pestato i piedi a qualcuno. Il conto che gli è stato presentato, è stato salatissimo. La vittima avrebbe pagato lo sgarro con la vita. Sarà l’autopsia ad accertare se il corpo sia stato dato alle fiamme dopo la morte o addirittura se il 47enne sia stato arso vivo.
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