Ubi, Massiah: “Il 2019 anno migliore, si chiude un ciclo iniziato nel 2007”

Per Massiah ci saranno altre fusioni tra banche

Foto LaPresse/Manzoni Tiziano

MILANO – Victor Massiah, amministratore delegato di Ubi Banca, commenta ad Affari & Finanza la situazione in cui versa l’istituto di credito. Con l’assemblea di aprile che approverà i dividendi e rinnoverà gli organi sociali, chiuderà un ciclo iniziato nel 2007 con la fusione tra Banche Popolari Unite e Banca Lombarda. Passato attraverso la lunga crisi, la trasfornazione in spa, l’acquisizione di Banca Etruria, Banca Marche e Carichieti. All’assemblea, ricorda il settimanale di finanza, Ubi Banca si presenta con il miglior bilancio degli ultimi dieci anni e Massiah, che guida il gruppo dal 2007, dovrebbe essere confermato.

Ottimismo dall’amministratore delegato, che afferma che il 2019 sarà ancora migliore, nonostante il contesto. Per contesto intende:”Viviamo nell’incertezza, dalla Brexit al clima elettorale permanente, e questo incide. Ma i passaggi che io considero critici, perchè sono praticamente rilevanti per l’economia italiana, sono la guerra dei dazi e il rallentamento della Germania. Se lo scontro tra Usa e Cina finirà con un nuovo protezionismo saranno guai per tutti, e non per un mese o un anno; se invece al termine di un duro negoziato si raggiungerà un accordo, può crearsi su base nuove un equilibrio che farà bene a tutti.

Per Massiah ci saranno altre fusioni tra banche

Victor Massiah, amministratore delegato di Ubi Banca, ripercorre la crescita dell’istituto, che nel 2017 è avvenuta inglobando Banca Etruria, Banca Marche e Carichieti. “Abbiamo acquistato le tre banche dal Fondo di risoluzione, che era stato finanziato dal sistema bancario. E tutta l’operazione è stata fatta senza un euro di contributo pubblico. In nove mesi le abbiamo integrate completamente e questo ha fatto sì che le economie di scala siano state veloci e significative”. Alla domanda di Affari&Finanza se questa sia una esperienza da replicare con Carige, Creval, Mps e Bpm, Massiah risponde: “Un’ulteriore concentrazione ci sarà e noi non staremo a guardare. La premessa però è che siano operazioni non per curare le ferite, ma per creare un soggetto più forte. Ne consegue che la creazione di valore deve essere rilevante e la governance chiara. Perchè se manca la chiarezza le difficoltà e i rischi di fallimento aumentano a dismisura”.


(LaPresse/Finanza.com)

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