Under 19 di nuovo contro il Portogallo: un ricorso storico da ripetere

Qualificazione ottenuta per la seconda volta consecutiva

Foto LaPresse - Spada

ROMA (LaPresse) – Un ricorso storico, quello della Under 19 di Paolo Berrettini che nel 2003 conquistò in Liechtenstein il campionato Europeo, battendo il Portogallo. Nazionale che sarà in campo domani a Seinajoki (ore 18.30, diretta Rai 2) quando gli Azzurrini giocheranno contro gli stessi avversari. Ciò, per tentare di riprendersi quella coppa che da allora manca dalla bacheca azzurra.

Un sottile filo lega i due momenti. Un filo su cui la squadra di Nicolato ha camminato compiendo un percorso virtuoso fatto di 8 vittorie e due pareggi. Collezionati dalle fasi di qualificazione fino ad oggi, segnando 23 reti e subendone 10. Un gruppo che si è formato nel corso del tempo e che nasce dalla cantera Azzurra di Coverciano. Iniziato con la Under 15 e che domani si appresta a combattere per il titolo di Campione d’Europa. La squadra, qualificandosi tra le prime quattro, ha già conquistato un primo obiettivo. Quello della qualificazione al Mondiale del prossimo anno in Polonia.

Una qualificazione ottenuta per la seconda volta consecutiva – un fatto mai accaduto nella storia delle giovanili Azzurre – dopo quella di due anni fa in Germania quando alla guida c’era Paolo Vanoli poi sconfitto in finale dai transalpini

Questa squadra ha saputo prendersi la rivincita superando i francesi in semifinale con i gol di Capone e Kean (2-0), squadra che qui in Finlandia era accreditata come favorita per la vittoria finale. Sono riusciti a farlo con il gruppo più giovane della rassegna continentale, all’interno del quale sono presenti sei ragazzi nati nel 2000, di un anno più piccoli degli altri, i millenials che spesso hanno saputo fare la differenza in campo. Domani si ritroveranno davanti il Portogallo, campioni d’Europa Under 17 due anni fa, squadra già battuta (3-2) nella seconda partita del girone in un match che ha stupito tutti gli addetti ai lavori per intensità, rigore tattico e cinismo che gli Azzurrini hanno saputo mettere in campo, seppur godendo del vantaggio dato dall’espulsione per un fallo da ultimo uomo commesso dal capitano Queiros al 9’ del primo tempo.

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