Unipol verso il piano, si guarda a Bper. Cimbri: “Riflessione sul cda”

L'ad assicura attenzione a "redditività e sostenbilità" e specifica che non ci sarà alcuna "ipotesi di diversificazione all'estero" delle attività del gruppo

Foto LaPresse - Stefano Costantino

SAN LAZZARO DI SAVENA – Unipol prepara il nuovo piano industriale mentre guarda al futuro della partecipata Bper. L’amministratore delegato di Unipol, Carlo Cimbri, pensa a un posto nel consiglio della banca emiliana. Il gruppo detiene in Bper una quota ora al 15%, ma che dovrebbe salire al 20% entro giugno, data di scadenza del via libera dei regolatori.

L’ad Cimbri esclude un ruolo operativo

“Escludo un ruolo operativo, ognuno fa il suo mestiere, l’azionista è l’azionista e il management è il management”, sottolinea Cimbri, che parla a margine dell’assemblea di UnipolSai, di cui è presidente. “Non abbiamo alcuna fretta e urgenza”, precisa il manager sardo, che evidenzia come comunque verso “il principale partner” nella bancassicurazione con Arca Holding ci sia fiducia. Ma “una riflessione sulla rappresentatività andrà aperta”, anche perché l’azionariato di Bper dovrà diluirsi anche per l’operazione di Modena con il Banco di Sardegna Sassari. Unipol non ha attualmente sedie in cda.

Bper, le prospettive dell’investimento

Quello in Bper “non è al momento un investimento che consideriamo soddisfacente, ma siamo fiduciosi sulle prospettive”. Lo spiega Cimbri ai soci di UnipolSai per cui l’investimento di 236 milioni di euro, è “in perdita per circa 76 milioni di euro”, stando a 4,9 euro di prezzo di carico (oggi +2,65% a 4,143 euro). Il capo azienda di Unipol, che ha appena venduto la banca a Bper, è tuttavia convinto che i “fondamentali” faranno risalire il valore dell’istituto modenese. Che potrebbe partecipare a un eventuale ‘risiko’ bancario.

No all’integrazione con Mps

Parlando da “azionista rilevante”, Cimbri dice di non avere “nessuna preclusione” per un’eventuale “opportunità” che coinvolgesse Bper nel consolidamento di cui le banche “di medie dimensioni” in Italia avrebbero bisogno, a parere del capo esecutivo della compagnia assicurativa bolognese. Cimbri non ritene fattibile, però, una eventuale integrazione con Mps. “La fattibilità delle cose la fanno i numeri”, dichiara l’a.d. Aggiungendo che “a me pare che Mps, per quel poco che so della dimensione in senso generale, sia un po’ fuori dalla portata per le possibilità di aggregazione di Bper”.

Il piano industriale di Unipol

Preparando il piano industriale, Cimbri assicura attenzione a “redditività e sostenbilità” e specifica che non ci sarà alcuna “ipotesi di diversificazione all’estero” delle attività del gruppo. Sul dividendo di Unipol e UnipolSai “non mi aspetto cambiamenti rispetto alla tradizione dei gruppo”, chiarisce Cimbri a un socio in assemblea. Rinviando la questione alla presentazione del piano industriale, fissata per il 10 maggio.

L’assemblea approva il bilancio

Il piano 2019-2021, taglia ancora corto il numero uno di Unipol, non conterrà la semplificazione della catena con UnipolSai. “Non abbiamo – ribadisce l’a.d. Unipol –alcun tipo di progetto che modifichi l’assetto societario”. L’assemblea di UnipolSai (+0,74% a 2,439 euro) approva intanto all’unanimità un bilancio 2018 chiuso con un utile netto consolidato di 948 milioni di euro. Domani sarà la volta degli azionisti di Unipol.

(AWE/LaPresse/di Lorenzo Allegrini)

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