Violazione delle disposizioni del tribunale, Corona torna in carcere

L'ex re dei paparazzi accusato di non aver rispettato orari e restrizioni

Foto LaPresse - Vince Paolo Gerace

MILANO – Fabrizio Corona è tornato in carcere. Sono stati i carabinieri a prelevarlo da casa sua a Milano, dopo che il magistrato di sorveglianza Simone Luerti ha sospeso l’affidamento terapeutico che gli era stato concesso per curarsi dalla dipendenza dalla cocaina. La decisione del magistrato è legata alle plurime violazioni che Corona avrebbe commesso, infrangendo le disposizioni che gli aveva imposto il Tribunale di Sorveglianza. Nelle prossime settimane il Tribunale dovrà decidere se revocare o meno l’affidamento.

Nel corso dei mesi Corona, che ha lasciato il carcere di San Vittore nel febbraio del 2018, per il magistrato del Tribunale di Sorveglianza Simone Luerti ha commesso numerose violazioni delle severe prescrizioni che gli erano state imposte. L’ex re dei paparazzi, ad esempio, aveva il divieto assoluto di frequentare tossicodipendenti o luoghi di spaccio ma per la trasmissione di La7 ‘Non è l’Arena’, condotta da Massimo Giletti, ha fatto diverse incursioni nel boschetto della droga di Rogoredo.

Corona era ospite anche ieri sera della trasmissione tv e ha parlato a lungo di Imane Fadil, la testimone chiave dei processi del Rubygate morte in circostanze misteriose il 1° marzo scorso. Tra le irregolarità, anche svariati rientri a casa oltre le 23.30, l’orario stabilito dal Tribunale e alcune trasferte non autorizzate fuori dalla Lombardia. Il giudice Luerti aveva già emesso una “diffida” nei confronti di Corona, imponendogli di non lasciare la regione fino al 30 marzo. L’ex fotografo, però, non avrebbe obbedito. A dicembre, autorizzato per una trasferta nel Vicentino, è andato fino a Udine senza autorizzazione. Il 13 gennaio, la Polizia penitenziaria di San Vittore a Milano lo ha sorpreso mentre si faceva riprendere da una telecamera di fronte al carcere.

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