Violenza sugli arbitri, linea dura della Figc: minimo 2 anni di stop

Nel contempo, è stata colmata una lacuna presente nel Codice. Fissando i minimi edittali anche per tecnici e dirigenti, non solo per i calciatori. Prima non espressamente richiamati dalla normativa

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Gabriele Gravina

ROMA (LaPresse) – La FIGC ha pubblicato oggi, con il Comunicato Ufficiale 19/A, il nuovo impianto sanzionatorio per gli illeciti disciplinari riguardanti la violenza sugli arbitri.

Condotte violente, il nuovo articolo del Codice di Giustizia

Per la prima volta si è provveduto a disciplinare nel dettaglio, attraverso l’introduzione di un apposito articolo del Codice di Giustizia, la casistica delle condotte violente. Aumentando in maniera significativa i minimi edittali di squalifica ed inibizione (minimo 1 anno per violenza senza referto medico e minimo 2 anni per i casi di violenza con referto medico).

Nel contempo, è stata colmata una lacuna presente nel Codice. Fissando i minimi edittali anche per tecnici e dirigenti, non solo per i calciatori. Prima non espressamente richiamati dalla normativa.

La linea dura della Figc

“Abbiamo mantenuto le promesse – questo il commento del presidente Gabriele Gravinail primo passo verso l’azzeramento dei casi di violenza nei confronti dei direttori di gara è l’innalzamento delle sanzioni per chi si macchia di questi comportamenti vergognosi. Lo abbiamo fatto per i nostri arbitri e per tutto il sistema. Perché non c’è spazio per i violenti nella famiglia del calcio italiano”.

L’importanza di tale intervento, annunciato a seguito della vile aggressione all’arbitro Riccardo Bernardini di Ciampino al termine della gara di Promozione laziale Virtus Olympia San Basilio-Atletico Torrenova, si evince anche dalla collocazione dell’articolo 11 bis. Nella sezione riservata agli illeciti sportivi.

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