Musica, Venditti live a Arena Verona a 40 anni da ‘Sotto il segno dei Pesci’

LaPresse

Milano, 11 apr. (LaPresse) – Sono passati 40 anni da quando Antonello Venditti pubblicava ‘Sotto il Segno dei Pesci’. Era un momento storico durissimo, il culmine delle BR e poche luci in fondo al tunnel. Quella manciata di canzoni di Antonello, prodotte da Michelangelo Romano e con una copertina firmata da Mario Convertino essenziale e iconica, usciva l’8 marzo 1978 in un momento sociale di tensioni fortissime e in cui la speranza, la voglia di cambiamento sono enormi. È la stessa necessità che vive il trentenne che ha appena lasciato alle spalle la casa-madre artistica, la RCA, ed è alla ricerca di un suono e di temi che gli diano un nuovo slancio. Antonello prende ispirazione dall’Italia che vede intorno a lui. E’ un disco personale e generazionale insieme. Per festeggiare questo importante anniversario, Venditti farà rivivere l’album in un unico concerto, il 23 settembre, all’Arena di Verona.

“È stata la mia svolta musicale, poetica. Il mio disco più importante – spiega Venditti – in cui c’erano tutti i miei temi: la politica e i suoi riflessi sulle persone (Sotto il Segno dei Pesci), la comunicazione (Il Telegiornale), il viaggio dentro e fuor di metafora di Bomba O Non Bomba, la droga (Chen il Cinese), la tenerezza per Sara (che non si è mai sposata, ma ha avuto tre figli…), l’amicizia con De Gregori (Scusa Francesco). In fondo, sono temi ancora attuali. Suonare a 40 anni di distanza l’album per intero, cosa che non ho mai fatto, ha un significato speciale per me. Per l’occasione ho chiamato anche i musicisti di allora. Lo inserirò al centro di 45 anni di canzoni e condividerò il palco con alcuni ospiti”.

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