Agricoltura, Conte: “La terra la prendiamo in prestito dai nostri figli”

Lo ha detto oggi a Milano il premier, parlando dal palco di Seeds&Chips

Foto Palazzo Chigi/Filippo Attili/LaPresse

MILANO – “La terra non è nostra e non la ereditiamo neppure dai nostri antenati. La terra la prendiamo in prestito dai nostri figli. È una prospettiva che ci rende responsabili di quello che custodiamo proprio perché lo dobbiamo restituire ai nostri figli e nipoti”. Lo ha detto oggi a Milano il premier, Giuseppe Conte, parlando dal palco di Seeds&Chips. Il più importante evento internazionale dedicato alla Food Innovation, al termine della seconda giornata di lavori, nell’ambito di TuttoFood, in Fiera a Milano.

“Davvero con piacere – ha esordito – partecipo alla V edizione di Seeds&Chips, perché il settore dell’agricoltura di precisione è fortemente innovativo. Sostenibilità significa attenzione alla natura, rispetto dell’ambiente, attenzione alla formazione di chi opera, degli addetti, alle condizioni di lavoro e offrire il futuro migliore ai nostri figli”. Sull’uso delle nuove tecnologie, ha proseguito: “Non tolgono nulla alla cultura della nostra tradizione. Perché l’agricoltura rimane anche un fatto identitario, non solo imprenditoriale ma culturale. E ci consentono anche di aprire uno sguardo coraggioso per un futuro più sostenibile”.

Lo ha detto oggi a Milano il premier, parlando dal palco di Seeds&Chips

Conte ha infine ringraziato il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano. Che si è reso immediatamente disponibile a individuare nella regione la sede per eccellenza dove coltivare queste nuove prospettive imprenditoriali.

Infatti nella mattinata il fondatore e ideatore del summit, Marco Gualtieri e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, hanno firmato una lettera di intenti. Per la progettazione e successiva realizzazione di un Hub dell’innovazione nell’agricoltura di precisione, con sede a Bari, nell’ex aerostazione passeggeri dell’aeroporto Karol Wojtyla.

Il polo, sottolineano gli organizzatori in una nota, denominato Airport F – da Station F, ex stazione ferroviaria a Parigi e luogo dell’innovazione – sarà un luogo di ricerca, un incubatore di nuove iniziative imprenditoriali. Un centro di attrazione per investimenti nazionali e internazionali nel settore della biotecnologia per l’agricoltura e qualità e sicurezza alimentare. In grado di sviluppare sinergie con le realtà industriali e le eccellenze regionali ed extraregionali.

(LaPresse)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome