Al Genio Civile di Caserta 1600 pratiche bloccate

In questo periodo si starebbero esaminando le istanze presentate nell’estate 2022, a via Battisti sono rimasti 48 dipendenti. Cecoro (Architetti) e Raucci (Ingegneri): alcuni permessi sono da abrogare.

Il Genio Civile di Caserta
Il Genio Civile di Caserta

Un arretrato di circa 1600 pratiche e le istanze di luglio e agosto 2022 arrivate solo ora all’esame degli uffici. Questi i preoccupanti dati (così come riferiti da alcuni addetti ai lavori) del Genio civile di Caserta, che attualmente può contare solo su 48 dipendenti, come conseguenza dei pensionamenti.

Ieri “Cronache” non è riuscita a contattare il direttore della sede casertana Nicola Di Benedetto, attualmente in proroga. Intervengono invece i rappresentanza delle categorie più direttamente toccate da questa stasi: per il presidente provinciale dell’Ordine degli architetti Raffaele Cecoro “sono anni ormai che la categoria dei professionisti dell’area tecnica si trova in forte difficoltà con il problema legato al settore provinciale del Genio civile di Caserta.

Varie sono state le riunioni, sia in Regione che con la dirigenza, ma ad oggi abbiamo un forte ritardo sull’evasione delle pratiche inviate agli uffici di via Battisti. Il problema è legato principalmente alla carenza di personale, ma anche al modus operandi adottato. Spesso capita che pratiche non soggette ad autorizzazione siano oggetto di dinieghi o richieste di integrazione oltre i termini di legge.

Ed è capitato che per edifici ormai terminati arrivassero comunicazioni di diniego, cosa assurda se pensiamo alle tempistiche odierne in merito alla realizzazione degli edifici. La proposta è quella di eliminare l’autorizzazione e mandare tutto in attestazione di progetto con termini perentori entro i quali l’ufficio potrà intervenire o meno. Chiediamo aiuto all’amministrazione regionale di mandare personale tecnico a supporto degli uffici per permettere alla nostra categoria di uscire da queste sabbie mobili”.

“E’ tutto bloccato – osserva da parte sua il presidente dell’Ordine degli ingegneri Carlo Raucci – e va notato che il Genio civile, oltre a esaminare le autorizzazioni sismiche, valuta anche le attestazioni di deposito. Con questi metodi si ingolfa tutto e ormai da oltre un anno siamo fermi. A distanza di un anno dal deposito delle richieste ci chiedono integrazioni, si determina un caos inverosimile e in quel lasso di tempo i lavori vengono comunque completati. Come Ordine riceviamo molte segnalazioni di questa situazione da parte dei colleghi e ho anche scritto al governatore Vincenzo De Luca per tentare di sbloccare la situazione, ma la mia richiesta non ha sortito alcun effetto”.

Secondo Raucci, “questi problemi si verificano solo all’ufficio di Caserta, non nelle altre sedi campane. Non è un problema di personale, il punto è che in via Battisti vogliono verificare le pratiche anche quando non sarebbe dovuto. Controllare le attestazioni di deposito vuol dire entrare nel merito del progetto. C’è anche la possibilità di mandare avanti i lavori nell’attesa che il Genio si pronunci, ma è una responsabilità che si prende il tecnico: se qualcosa non va, l’ufficio invia le carte alla Procura della Repubblica e l’ingegnere che ha fatto proseguire i lavori ha sempre torto”.

Il presidente degli ingegneri fa l’esempio recente delle pratiche per il Superbonus: “Ci sono termini precisi per poter ottenere i fondi e se la pratica si ferma si rischia di perderli. E siccome parliamo quasi sempre di condomini, ne deriverà una vertenza fra contenzioso fra condominio, impresa, tecnico incaricato degli interventi, e non ne uscire o più”. In questo periodo si stanno studiando modifiche al decreto legislativo 380, che regola la materia, e Raucci propone di “abolire a livello nazionale l’autorizzazione sismica, come accadeva qualche anno fa. In queste condizioni non si può lavorare”.

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