Arriva la summer school al carcere minorile di Airola

Arriva la summer school al carcere minorile di Airola
Arriva la summer school al carcere minorile di Airola

Il sistema carcerario è cresciuto in termini di vulnerabilità strutturale aggravato dalla transizione tecnologica e dalla crisi sociale e culturale, peggiorate dal Covid-19. “Come vorrei essere”, progetto matrice della Summer School, nasce dall’ascolto e dalla meraviglia germogliata dalla frequentazione dell’IPM di Airola e della sua comunità: dei giovani in esecuzione penale interna e anche alle loro famiglie per offrire loro dispositivi innovativi di attivazione in grado di ridurre il gap tra il dentro e il fuori. L’impegno dell’associazione Mediterraneo Comune e anche di Echoes (soggetto capofila) a favore delle persone detenute, ha una storia che si è costruita attraverso molti progetti che hanno aggregato intorno ai temi della cultura e dell’integrazione nei contesti fragili, come nel caso di: Versus festival, K-Madre, Convento Meridiano. La nostra proposta, lontana da qualsiasi retorica, stimola a un pensare il carcere in termini di possibilità, di trasformazione e di reinvenzione sociale: abbiamo in mente un disegno di bellezza e di rigenerazione umana, prima di tutto! Dopo l’esperienza della masterclass di Volterra con Armando Punzo, questo progetto si sintonizza più significativamente con altre realtà ed “entra nel sistema”, a partire da un primo sforzo: concepire e mettere in campo un modello di comunicazione che attiva una rete, prima di tutto interna, tra tutte le sue anime. Abbiamo fatto nostre le parole di Cosima Buccoliero (Senza sbarre. Storia di un carcere aperto (Einaudi) quando racconta di una comunità spaziale dove si vive d’interdipendenza e quindi, qualsiasi dispositivo innovativo, che si fa carico del reinserimento delle persone, può funzionare solo se mette insieme le sue forze per raggiungere l’obiettivo comune.
Com’è nata l’idea di una summerschool all’IPM?
I percorsi di educazione e formazione che abbiamo progettato sono frutto di un desiderio collettivo: spostare l’azione di cambiamento in un contesto altro, ma anche di rispondere alla domanda irrisolta che è emersa dal mondo carcerario: come preparare i giovani alla vita libera? Cosa significa uscire dal carcere?
Possiamo puntare alla trasformazione in termini di: bagaglio formativo dei ragazzi; accessibilità al mondo del lavoro e della formazione; al benessere emotivo; all’integrazione sociale; all’economia sociale più in generale?
Questa è la traccia, ma cosa ha permesso di attuarla?
Esistono tante realtà parallele che entrano a far parte nell’esperienza del carcere, anzi, in questo caso dell’IPM di Airola: difficile raccontarle tutte, ma l’incontro con il luogo è stato possibile solo grazie alla sensibilità di una coordinatrice educativa di rara sensibilità: Cinzia Comune e della visionaria direttrice Marianna Adanti che hanno letto nel nostro progetto la possibilità di generare cambiamento operando insieme.
Quali sono le azioni in programma?
Le azioni formative si basano su un approccio educativo ibrido basato sul una combinazione tra: discipline olistiche, gamification, teatro, design thinking, primo contatto le arti digitali.
L’empowerment (l’azione-obiettivo) si realizza attraverso momenti costruiti sull’autoconoscenza e la valorizzazione dell’unicità e della singolarità di ogni individuo.

La giornata tipo della SUMMER SCHOOL? La mattina inizierà̀ con l’ascolto del corpo e le attività olistiche in giardino per respirare ed entrare in contatto con la natura. Il secondo tempo si svolgerà̀ all’interno in uno spazio attualmente chiamato “socialità̀” dove sarà̀ condotto dall’equipe tecnica, un lavoro laboratoriale sulle relazioni attraverso linguaggi e codici molto diversi: moda, gamification, musica, teatro….
Ogni mattinata si concluderà̀ con una parola scelta collettivamente che sarà̀ inserita nell’opera di restituzione finale: L’ALFABETO DELLA VITA LIBERA. Dopo pranzo nella controra si sceglierà una canzone dalla playlist della SUMMER SCHOOL per un momento di relax musicale. Dalle 14 le attività riprenderanno in teatro dove saranno proiettate 9 film tematici e a seguire prepareranno, con l’aiuto di un mentor, l’arrivo del testimonial che racconterà la propria esperienza lavorativa e umana. A chiusura delle due settimane della SUMMER SCHOOL, ci sarà̀ un evento finale di restituzione e condivisione con una festa organizzata da tutti i ragazzi e gli operatori!

Le tappe principali del progetto: Come vorrei essere!

Dal 24 giugno laboratorio di coprogettazione della SUMMER SCHOOL con i detenuti partecipanti
Dal 20-25 luglio tavolo organizzativo con gli operatori e il corpo di polizia dell’IPM
1-11 agosto SUMMER SCHOOL negli spazi interni ed esterni: giardino, socialità, palestra, teatro e cortileinterno.
12 agosto party conclusivo
20-settembre al 30 ottobre tavolo di lavoro con gli operatori/seminario formazione/ciclo lezioni di digital skills e scrittura curriculum/contatto imprese
Questo nuovo approdo si nutre anche della presenza e del supporto di: Maria D’Ambrosio e del gruppo di embodied education dell’Unisob, di Lentamente (cooperativa agricola) con Donato De Marco, Libera con Mariano Di Palma, Maria Venditti, Claudia Zampella e Anna Baldassarre, Daniela Ruberti, Luciana Di Mauro, Mariano Di Palma, Giorgia Guarino, Michele Sica, Vincent Renzo e di tanti altri bravissimi operatori già presenti all’IPM come Lucariello e il team di CCO.

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