Carlo Giuliani e la coerenza

Un furgoncino (o un Suv) accerchiato da delinquenti col volto coperto e armati di mazze e spranghe. Non so a voi, ma a me, dopo le prime indiscrezioni sui fattacci del San Siro, è venuto in mente Carlo Giuliani. In quel caso gli unici giustificati a chiedere la flagellazione del carabiniere che aveva sparato, furono i genitori della vittima (“nostro figlio non era un violento”). Tutti gli altri che si accodarono alla richiesta di flagellazione del militare accerchiato nella jeep di servizio, dovrebbero cogliere questa occasione per rivedere le proprie posizioni. Non a caso i primi tre provvedimenti presi ieri mattina dalla procura di Milano sono stati tutti contro gli ‘amici’ della vittima: tre ultras interisti in cella per aver partecipato all’agguato ai napoletani. Un agguato che dalla Procura di Milano non hanno esitato a definire ‘di stampo squadristico’. E’ lampante che se ti organizzi per aggredire fisicamente qualcuno, sei un delinquente. Se accerchi un’auto (furgone o Suv che sia) con bastoni, martelli e machete… meriti la galera. In più, nel caso di Giuliani, c’era il fatto che la vittima predestinata (da colpire con un estintore) era un carabiniere. Chi all’epoca, e ancora oggi, si ostina a difendere Giuliani (e sono in tanti anche a Napoli) dovrebbe per coerenza difendere oggi gli ultras interisti che ‘volevano fare la pelle’ ai tifosi napoletani in trasferta. Ma già li vedo contorcersi e arrampicarsi sugli specchi per fare tutti i distinguo del caso. E’ la solita storiella dei ‘comunisti con il culo degli altri’. Una parlamentare campana ‘rossa’, ieri ha subito regalato alla platea comunista questa riflessione: “Bisogna usare il pugno duro nei confronti di questi delinquenti che utilizzano le partite di calcio per dare sfogo agli istinti più beceri e criminali”. Un po’ di coerenza con le proprie idee sarebbe necessaria. Di questi delinquenti che usano le manifestazioni pubbliche “per dare sfogo agli istinti più beceri” ne abbiamo piene le scatole. La civiltà ha bisogno di diventare adulta. Le scimmie si adeguino. Per questo è ingiusto chiudere le curve, come è ingiusto punire le società di calcio o vietare le trasferte a tutti i tifosi: le uniche bestie contro cui accanirsi o aumentare le pene sono quelle scimmie di cui sopra. Altro che Daspo: i gesti di violenza vanno puniti severamente, senza ‘attenuanti’ legate al fatto che siano commessi da bestie vestite con la sciarpetta di questa o quella squadra. Anzi, ci vuole l’aggravante: se fai il violento allo stadio te ne vai dritto in galera. Ormai la tecnologia è in grado di far identificare ogni singolo soggetto che si aggiri in una determinata area della città. Per questo chiediamo alle squadre di serie A di rinunciare al presunto ‘apporto’ di questi presunti ‘supporter’: bandite una volta per tutte gli ultras violenti, firmate anche voi (come stanno già facendo le società napoletane e casertane dei campionati minori) il protocollo di Cronache contro la violenza nel calcio, così anche in assenza di prese di posizione nette da parte della Lega (che come si è visto ieri non si smuove di un millimetro), possiamo dare comunque una scossa di civiltà all’intero sistema. Ogni benedetta domenica.

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