Covid, l’Inghilterra riapre ‘con cautela’. In Francia obbligo vaccini per i sanitari

Foto Daniel Leal-Olivas / via AP in foto il primo ministro britannico Boris Johnson parla durante un briefing con i media a Downing Street

MILANO – Nella seconda estate di pandemia di Covid-19, mentre la variante Delta dilaga in tutto il mondo, l’Inghilterra riapre e dice addio alle ultimi restrizioni ancora in vigore, mentre la Francia obbliga alla vaccinazione gli operatori sanitari. Governi e organizzazioni puntano tutto sui vaccini, pur sapendo che non basterà: le parole “prudenza” e “cautela” si sono ripetute come un mantra, nei discorsi dei due leader divisi dal Canale della Manica.

Londra ha confermato che dal 19 luglio in Inghilterra ‘cadranno’ tutte le restrizioni, nonostante il drastico aumento di contagi. Il premier Boris Johnson ha detto di sperare che i progressi saranno “irreversibili”, sottolineando che, perché sia così, bisogna “procedere con cautela”. “La pandemia non è finita”, ha detto, dopo che la data dei luglio ha sostituito l’inizialmente prevista del 21 giugno, rinviata per il boom-Delta. “Non si può semplicemente tornare alla vita com’era prima del Covid-19”, ha messo in guardia.

I rischi restano, ha detto Johnson, e il governo “si aspetta” che le mascherine continuino a essere indossate nei luoghi affollati e sui trasporti pubblichi, anche se non sarà più obbligatorio. Idem per locali notturni ed eventi affollati che dovrebbero usare i pass vaccinali per “responsabilità sociale”, anche se non obbligati. Finiscono così tutti i limiti a raduni sociali e il distanziamento sociale, riaprono tutti i locali, stop limite alla folla.

Il segretario alla Salute, Sajid Javid, ha detto che il 90% delle persone ora ha gli anticorpi, mentre a tutti gli adulti sarà offerta la prima dose entro il 19 luglio (sinora l’87%, il 60% ha avuto entrambe). Intanto però le infezioni hanno superato quota 30mila al giorno e Javid ha previsto potranno arrivare 100mila in estate, senza però che il sistema sanitario sia sopraffato “in modo insostenibile”.

Da Parigi, il presidente Emmanuel Macron ha parlato alla nazione. “Sarà un’estate di mobilitazione per le vaccinazioni”, ha detto, annunciando varie nuove misure. In primis, viene introdotto per operatori sanitari e chi si occupa di persone fragili l’obbligo vaccinale entro il 15 settembre, dopo il quale scatteranno “controlli e sanzioni”. Dal 21 luglio, poi, pass sanitario obbligatorio per affollati eventi di cultura e intrattenimento, e dall’inizio di agosto in bar, ristoranti, case di riposo, aerei e altro. Il presidente ha aggiunto che è tempo di “porsi la questione della vaccinazione obbligatoria per tutti i francesi”.

Intanto, partiranno anche campagne nelle scuole per i più giovani, e da inizio settembre quelle di richiami per chi è stato immunizzato a gennaio e febbraio. Macron ha lanciato un “appello” a tutti i francesi, invitandoli a vaccinarsi: “Se non agiamo ora, il numero di contagi crescerà e porterà l’aumento delle ospedalizzazioni ad agosto”, ha detto, “l’equazione è semplice: più vacciniamo, più evitiamo ricoveri e varianti potenzialmente più pericolose”. E ha sottolineato che “la vaccinazione da sola non basta”: “nonostante il vaccino, vi chiedo di continuare a essere prudenti”. Nel discorso si è poi soffermato sulla situazione economica, annunciando un “piano di investimenti” verso il 2030 e la riforma del sistema pensionistico, “ora ingiusto”, quando la pandemia sarà sotto controllo.(LaPresse)

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