Disoccupazione in calo al 9,7%, il dato migliore da gennaio 2012

Un cambiamento che riguarda uomini e donne di tutte le fasce d'età. 'Esclusi' dal cambiamento sono invece i giovani tra i 25 e i 34 anni

Foto Cecilia Fabiano - LaPresse

ROMA – Il tasso nazionale di disoccupazione scende al 9,7%, facendo registrare il dato migliore da gennaio del 2012. L’istat ha rilevato la quarta flessione che, da giugno a maggio, ha segnato un calo dello 0,1%.

I disoccupati italiani sono calati di circa 29mila unità. Un cambiamento che riguarda uomini e donne di tutte le fasce d’età. ‘Esclusi’ dal cambiamento sono invece i giovani tra i 25 e i 34 anni, per cui non è stato registrato alcun miglioramento.

Occupazione in crescita per i giovani ma aumenta anche il numero di inattivi

Ai minimi dall’aprile del 2011 anche il lavoro tra le fasce più giovani. Tra i 15 e i 24 anni è stato registrato un aumento di 1,5 punti, arrivando al 28,1%. Non si tratta però di un dato confortante. Laddove la disoccupazione è diminuita non si è registrato un aumento corrispondente dell’occupazione. I disoccupati sono diminuiti di 28mila unità, vero, ma i nuovi occupati sono soltanto 10mila. I restanti 18mila vanno ad aumentare il tasso di inattività, che schizza al 74,2%. L’occupazione si mantiene sostanziamente stabile, con un calo degli occupati medio di 6mila unità. Risultando però comunque al massimo storico dal 1977.

L’Istat: “L’occupazione aumenta tra le donne e diminuisce tra gli uomini”

L’occupazione è stabile nei mesi estivi, come dichiara l’Istat. “A giugno l’occupazione è sostanzialmente stabile dopo la crescita registrata nei primi mesi dell’anno. L’andamento occupazionale è sintesi di un aumento tra le donne e una diminuzione tra gli uomini. Si conferma per il quarto mese consecutivo la crescita dei dipendenti sia permanenti sia a termine, mentre tornano a calare gli indipendenti”. Relativamente coerente anche le statistiche che pervengono riguardo chi, invece, non ha più un lavoro o non lo cerca: “Nell’ultimo mese si registra un calo dei disoccupati e una flessione più lieve degli inattivi. Nel confronto trimestrale e tendenziale sono confermati la crescita dell’occupazione e il calo della disoccupazione già osservati nei mesi precedenti”.

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