Europee, i voti di Forza Italia tutti per Berlusconi. Tra i candidati rischiano Patriciello e Martusciello

Aldo Patriciello Silvio Berlusconi
Aldo Patriciello con Silvio Berlusconi

Guerra fratricida tra i candidati di Forza Italia alle Europee. L’ordine di scuderia arrivato direttamente da Palazzo Grazioli è: “Alle Europee vota e fai votare Silvio Berlusconi”. Normale amministrazione, considerato che i destinatari sono i parlamentari, i consiglieri regionali e gli eletti a ogni livello di Forza Italia. In realtà, dietro l’accorato appello dello stato maggiore azzurro c’è la preoccupazione che il ‘lìder maximo’ possa fare una brutta figura alle elezioni del 26 maggio. Tale da metterlo in secondo piano rispetto a militanti storici, sì, ma pur sempre dirette derivazioni dell’originale.

Gli ultimi sondaggi preoccupano il Cav

Gli ultimi sondaggi danno Forza Italia tra il 9 e l’11 per cento, con la figura di Berlusconi sempre più in discesa e sempre meno attraente per chiunque, dal giovane che punta al nuovo al militante che spera finalmente nel ricambio. E’ un tappo, un ostacolo alla ricrescita di un partito che potrebbe ancora rappresentare una chance per il grande popolo dei moderati, se non fosse per la presenza ingombrante del suo fondatore. L’elettore medio l’ha capito e infatti le ultime performance degli azzurri la dicono lunga. Ma chi a lui deve la sua fortuna – ovvero tutti coloro che hanno un ‘nome’ in Forza Italia – deve continuare a sposare la causa di Silvio, a costo di rinnegare anni di amicizie e militanza.

I candidati di Forza Italia a rischio

“Se il presidente fa una brutta figura succede un casino”, sussurrano a mezza bocca i parlamentari forzisti. “Sulla scheda elettorale vanno scritti tre nomi, almeno uno di una donna, e il nome di Berlusconi è già nel simbolo: sai quante persone penseranno di votarlo mettendo semplicemente una croce lì? Tutti voti persi per lui”. E allora, ecco l’illuminazione: l’unico modo per fare in modo che Silvio abbia una performance eccellente è … votare soltanto per lui.

Il ritorno della Matera

Atteso che, nella nostra circoscrizione, la preferenza di genere dovrebbe premiare quasi certamente l’uscente Barbara Matera, ciò significa che si riducono drasticamente le possibilità di rielezione per i due che si contendono un ipotetico terzo scranno: Aldo Patriciello e Fulvio Martusciello. Per il primo, soprattutto, che da ben tre legislature siede all’europarlamento e punta a tornarci per la quarta.

Il geometra molisano

L’imprenditore molisano, che nella sanità ha costruito un impero pur essendo un semplice diplomato geometra, ha un forte seguito anche in Campania, ma proprio qui potrebbe registrare la cocente delusione di essere mollato da suoi amici. Che per tutelare Berlusconi non faranno campagna elettorale anche per lui. Stesso pericolo lo corre Martusciello, che a Bruxelles tornerebbe per la seconda volta in caso di elezione: peccato che i numeri non siano dalla sua parte, al momento si ragiona su due scranni conquistati nella Circoscrizione Sud.

La “finale di Champions”

“Non esiste che Berlusconi prenda meno voti di Aldo o Fulvio. Il partito deve tutelare il presidente e garantirgli la performance migliore”, dicono sempre dagli ambienti forzisti. A scanso di equivoci Berlusconi si candiderà capolista in tutte le circoscrizioni tranne al Centro, che ha ‘gentilmente’ lasciato ad Antonio Tajani. Ma sarà l’unica concessione: “Questa è la finale di Champions”, ha detto più volte. Come si fa a negare una gioia a un ultraottuagenario sul viale del tramonto? Per queste Europee andrà così, poi, forse, qualcosa cambierà.

La Gelmini: tutte le famiglie hanno momenti difficili

Lo ha detto ieri, timidamente, il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Mariastella Gelmini, in una intervista al Corriere della Sera: “Come nelle famiglie, anche in Forza Italia ci sono momenti difficili in cui tutti devono dare qualcosa più che pretendere: per questo ora abbiamo il dovere di sostenere Berlusconi nella campagna elettorale. Nessuno si può tirare indietro”. Per poi aggiungere: “Dobbiamo essere concentrati sulle elezioni e solo dopo il 26 maggio potremo avviare un confronto interno con un congresso nazionale in cui si scelgono in modo democratico i dirigenti del partito. Premesso che Berlusconi non è in discussione, è tempo di dotarsi di una nuova struttura adeguata ai tempi”. In caso contrario, Forza Italia è destinata all’estinzione.
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