Gas, l’Ue studia una procedura d’urgenza e gli obblighi di razionamento

Oggi è in programma un seminario del Collegio dei commissari

Impianto di gas (AP Photo/Michael Sohn, File)

BRUXELLES – Nel piano di emergenza energetica che la Commissione Ue presenterà il 20 luglio potrebbe esserci anche un regolamento che obbligherebbe a contingentare i consumi nei paesi membri in caso di interruzione delle forniture di gas. E’ questa la novità dell’ultima ora al vaglio dei commissari, stando a quanto apprende LaPresse da una fonte Ue. Oggi è in programma un seminario del Collegio dei commissari il cui focus sarà sull’energia e sulla situazione economica, anche se, fanno notare alcune fonti, è ancora troppo presto per definire i dettagli del piano. L’uso del regolamento e non di una direttiva renderebbe vincolanti le decisioni di Bruxelles. Non solo: si sta pensando di attivare per la prima volta in materia energetica l’articolo 122 del Trattato sul funzionamento dell’Ue, secondo cui “il Consiglio europeo, su proposta della Commissione, può decidere, in uno spirito di solidarietà tra Stati membri, le misure adeguate alla situazione economica, in particolare qualora sorgano gravi difficoltà nell’approvvigionamento di determinati prodotti, in particolare nel settore dell’energia”. Una procedura d’urgenza prevista proprio in caso di stop alle forniture energetiche e finora usata in senso ampio per altre situazioni eccezionali, i vaccini e il varo del Next Generation Eu, ad esempio.

Si vuole insistere anche sul vincolo di solidarietà tra gli Stati per far fluire il gas dove sia necessario. La Commissione dovrà fissare i criteri per la riduzione dei consumi e l’efficientamento energetico da presentare al Consiglio Ue, che si riunirà con una seduta straordinaria dei ministri dell’Energia il 26 luglio. Saranno poi gli Stati ad avere la responsabilità di individuare gli ambiti su cui intervenire.

(LaPresse)

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