Juve, Allegri: “Rimango ma ne riparleremo in sede ufficiale”

Prossimamente l'allenatore bianconero ritornerà sull'argomento

Foto Gabriel Bouys / AFP in foto Massimiliano Allegri

TORINO – “Resto alla Juve, ma ne riparleremo in sede ufficiale”. Lo ha annunciato Massimiliano Allegri ai microfoni di Sky Sport al termine della gara persa contro l’Ajax nel ritorno dei quarti di finale di Champions League.

Le pagelle della Juventus nella sconfitta cocente con l’Ajax

Szczesny 6.5 Tiene in piedi la Juve con un paio di interventi – soprattutto quello su Ziyech – da fuoriclasse.

De Sciglio 5 Soffre l’intraprendenza di Neres ma non soccombe. Cala nella ripresa perdendo qualche duello di troppo (dal 18′ st Cancelo 5 I primi due palloni che tocca sono un regalo agli avversari. Distratto dietro, poco incisivo nella tre quarti campo offensiva).

Bonucci 5 Il carisma e la leadership non bastano, soprattutto nella ripresa quando la linea difensiva bianconera crolla letteralmente. Sbaglia l’intervento aereo da cui nasce il gol di De Ligt.

Rugani 5 Passo indietro rispetto all’ottima prova di Amsterdam. De Ligt lo sovrasta sul 2-1 degli olandesi. Più insicuro, più fragile.

Alex Sandro 5 Buon avvio, impegna Veltman sulla sua fascia. Si perde, come il resto dei compagni, nella ripresa.

Emre Can 5.5 Parte forte, da schermo davanti alla difesa fa legna impedendo all’Ajax un comodo fraseggio tra le linee. Peccato che salti per aria nel secondo tempo. E con lui tutta la linea mediana della Juventus.

Pjanic 5.5 L’ultimo ad arrendersi. Da applausi un salvataggio nella propria area piccola nella ripresa. Non perde la bussola fino al fischio finale, nonostante la marcatura asfissiante dei lancieri.

Matuidi 5 In apnea per tutta la partita. La maggior freschezza atletica dei lancieri lo manda in tilt.

Bernardeschi 5 Poco lucido, su entrambi i lati del campo. Imperdonabile la leggerezza che commette in occasione del gol tardando a salire e tenendo così in gioco Van de Beek. (35′ st Bentancur sv).

Ronaldo 7 Questa volta CR7 da solo non basta. Predica nel deserto, segna il gol che spiana la strada ma alla fine esce nervoso e sconfitto, salutando la competizione che l’ha visto dominare negli ultimi tre anni.

Dybala 5 Doveva essere la sua notte, con la dieci sulle spalle e la fascia di capitano al braccio a ricordare chi spesso è stato decisivo in queste notti. Invece sbaglia tutto, Giocate, scelte, atteggiamento. Di Joya ne è rimasta ben poca. (dal 1′ st Kean 5.5 Il ragazzo scalpita, si danna, ma ha solo un pallone buono per far male. Non riesce a dare la scossa che Allegri sperava).

All. Allegri 5 La sua Juve esce al cospetto di una squadra che le è stata superiore. Non è arrivato un crollo in casa solo per le parate di Szczesny e per l’imprecisione dei ragazzacci di ten Hag. Lo scudetto è praticamente in tasca, ma non basterà per evitare i processi.

(LaPresse)



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