Lavoro, Zingaretti: inviata legge a Di Maio, speriamo non la impugni

"La nostra non è una provocazione ma un contributo alla legislazione nazionale, la nostra è la prima legge in materia, ci auguriamo che il governo non solo non la impugni perché una volta approvata può rimanere in vigore"


Roma, 20 giu. (LaPresse)
– “La nostra non è una provocazione ma un contributo alla legislazione nazionale, la nostra è la prima legge in materia, ci auguriamo che il governo non solo non la impugni perché una volta approvata può rimanere in vigore, ma sicuramente siamo contenti se potrà aiutare lo sviluppo positivo della legislazione nazionale. L’abbiamo inviata al ministro Di Maio in uno spirito di piena collaborazione, ma se arriveremo a termine approvando in consiglio la legge, si sarà fatto un buon lavoro”. Così Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, a margine della presentazione della legge regionale sui riders. “Il 5 maggio avevamo annunciato l’idea di approvare la prima legge italiana per i lavoratori della gig-economy – ricorda – Ieri la giunta ha approvato il testo di legge dopo una fase di ascolto delle piattaforme e dei lavoratori. I punti più importanti sono la scelta di non individuare nel lavoro subordinato la forma per inquadrare questa tipologia di lavoro,introducendo l’obbligo della contrattazione per il salario”. E annuncia: “Apriremo la piattaforma digitale della gig economy e la consulta. E’ un mondo frastagliato, ci sembrava il modo più giusto per cominciare ad averne una fotografia.

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