Di Maio piega la testa: “L’autonomia prevista dal contratto si farà”. Ora comanda la Lega

Il vicepremier pentastellato ha parlato anche di tasse e flat Tax

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Luigi Di Maio

ROMA – “L’autonomia è nel contratto e si farà, ma sarà un’autonomia per tutti gli italiani, equilibrata e giusta”. Queste le parole del vicepremier Luigi Di Maio in merito alla riforma tanto voluta dalla Lega. Una manovra, tiene a precisare il grillino, che sarà di unione e non di separazione.

Le parole di Di Maio sull’autonomia

“Di spaccare il Paese in due – ha proseguito il pentastellato – e lasciare il Centro-Sud isolato non se ne parla. Se mio figlio va a scuola deve avere le stesse opportunità degli altri bambini. Insomma, facciamo le cose fatte bene e il MoVimento 5 Stelle ne è il garante”.

Dichiarazioni chiare che comunque rappresentano testimonianza di quello che è stato l’andamento fino ad oggi all’interno del governo. Perché, nonostante tutto, dopo l’ennesima fumata nera del vertice di lunedì che è stato poi rimandato a domani mattina, l’intesa tra M5s e Lega sembra ancora lontana. Eppure, per tenere in piedi l’esecutivo, il vicepremier dei 5 Stelle, proclami a parte, è costretto a piegare la testa e a sottostare alla volontà del Carroccio. Il partito d Salvini, dopo il successo delle europee, è il vero perno centrale del governo.

I problemi riguardano anche la questione economica: i due alleati sembrano viaggiare su due lunghezze d’onda decisamente diverse. Per tutto questo è ancora forte il rischio che la riforma reclamata con forza dai presidenti delle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna possa slittare a settembre.

Le scelte su tasse e flat Tax

Di Maio ha poi parlato anche delle tasse, altro argomento piuttosto delicato e sentito: “Anche sulle tasse – ha dichiarato – ieri ho sentito parlare di condoni. Il Movimento di condoni non ne fa e non ne farà mai e troviamo assurdo che, quando si parla di tasse, il primo pensiero di qualcuno sia fare dei regali ai grandi evasori”. “Per noi – ha proseguito – i grandi evasori vanno in carcere. Piuttosto vi dico con certezza che l’Iva non aumenterà e che taglieremo il costo del lavoro per aiutare le imprese”. Significativo il passaggio sull’ormai nota Flat Tax: “Aspettiamo ancora le coperture – ha conclude il vicempremier – Non c’è un piano, ma per noi si fa. Basta che per farla non si aumenti l’Iva, appunto, o si tolgano soldi già in tasca agli italiani: sarebbe una presa in giro che già abbiamo visto per molti, molti anni”

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