Merano, omicidio nell’abitazione in campagna: il marito confessa

MERANO – Si terrà sabato l’autopsia sul cadavere di Alexandre Riffeser, la madre di due bimbe, uccisa lunedì a coltellate nel suo maso, un’abitazione rustica tipica del posto, a Merano. È attesa invece nella prossime ore la convalida dell’arresto del marito 38enne, Johannes Beutel, che agli inquirenti avrebbe già confessato il delitto.

Il cordoglio del sindaco e della giunta

Il sindaco di Merano Paul Rösch e la giunta comunale hanno espresso “il loro più profondo sgomento per il fatto di sangue che ha scosso il rione di Quarazze e l’intera città di Merano”. “Desideriamo esprimere a tutti i membri della famiglia colpita dal lutto il nostro più sincero cordoglio. I nostri pensieri sono rivolti ai famigliari e soprattutto alle due bambine. Ora l’intera comunità meranese deve essere al loro fianco”, si legge nella nota. “Lo svolgimento delle indagini per ricostruire il tragico evento è compito delle forze dell’ordine e della magistratura. Certo è che la lotta contro la violenza nei confronti delle donne prosegue”, ribadisce la giunta comunale.

Trovata dalla sorella già senza vita

Alexandra Riffeser era ormai morta, quando sua sorella è salita nell’appartamento per vedere cosa stava succedendo. Il marito Johannes Beutel, un cittadino austriaco di 38 anni, si trovava ancora in casa con la maglietta sporca di sangue. La 34enne è stata uccisa con numerose coltellate nell’abitazione di famiglia alle porte di Merano. L’Huberhof è un antico maso nei vigneti che circondando la cittadina termale. Qui vivono tre generazioni di Riffeser, i nonni, la figlia Alexandra con il marito e le due piccole bimbe e la sorella. Il maso ospita anche un elegante agriturismo, frequentato proprio in questa stagione da turisti tedeschi, come appunto tutta la zona del Meranese. Alle 13.15 la sorella si insospettisce per le urla che provvengono dall’appartamento di Alexandra. Le bimbe in questo momento sono con la nonna in un’altra zona della casa. La donna trova la sorella, ormai esanime, riversa a terra in una pozza di sangue.

Il marito non accenna alla fuga

Il marito sembra non reagire e non accenna a voler scappare. In pochi istanti arrivano le prime pattuglie di polizia e poco dopo anche il pm bolzanino Igor Secco. Johannes Beutel viene accompagnato al commissariato per l’interrogatorio, mentre nell’appartamento si mette al lavoro la scientifica. Alcuni coltelli saranno analizzati in laboratorio. Ci potrebbe infatti essere più di una arma del delitto.

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