Raid al Lotto 0, bruciata l’auto della sorella del boss Amitrano

Raid al Lotto O, incendiata l'auto della sorella del boss Amitrano
Raid al Lotto O, incendiata l'auto della sorella del boss Amitrano

NAPOLI – La tensione nel quartiere di Ponticelli si taglia a fette. Ieri notte un raid ha fatto scattare lo stato di massima allerta nelle palazzine al Lotto 0. 

Bruciata un’auto parcheggiata all’angolo tra via Odissea e via della Villa Romana. 

Sul posto si sono precipitati i carabinieri e i vigili del fuoco. Secondo i primi rilievi dei pompieri, usato liquido infiammabile. Probabilmente benzina. La jeep Renegade è completamente distrutta (nella foto grande). Il raid pochi minuti dopo le due, quando i militari della compagnia di Poggioreale sono intervenuti dopo una segnalazione da via Oplonti per l’incendio. Le fiamme, domate in un’ora, hanno danneggiato anche un’altra vettura. Poi le indagini delle forze dell’ordine. Partiamo dal luogo. L’assalto incendiario ha scatenato il panico nel cuore del Lotto 0, considerato dagli inquirenti il feudo dei De Luca Bossa, in guerra perenne con i De Micco-De Martino. La macchina è di Annamaria Amitrano, detta Bambola di pezza, sorella del ras Domenico Amitrano, che pochi giorni fa è stato arrestato nel maxi blitz, che ha disarticolato il cartello De Luca Bossa-Minichini. Gli inquirenti indicano Domenico Amitrano vicino al boss Giuseppe De Luca Bossa, una sorta di persona di fiducia. Almeno così lo descrivono i pentiti. 

Il collaboratore di giustizia Tommaso Schisa lo indica come uomo di punta al rione De Gasperi. Ma qui qualcosa sta cambiando, dopo la maxi operazione, che ha smantellato i quadri dei De Luca Bossa. E c’è l’ipotesi che il messaggio intimidatorio fosse rivolto a Domenico Amitrano. Le indagini sono tuttora in corso. Di certo gli investigatori sospettano che il clan del Lotto 0 sia ora debole e soprattutto vulnerabile. Così i De Micco-De Martino stanno avanzando in più direzioni. Non solo. Stanno chiudendo i conti aperti. Una sorta di redde rationem. E lanciano avvertimenti continui.

Segnali che indicano un cambio di passo a Ponticelli. I ‘Bodo’ chiedono strada e ora dopo i 66 arresti nel clan rivale, vogliono chiudere la partita in fretta.  

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