Sversamenti incontrollati: manca una cabina di regia

“Servono interventi congiunti tra Comune e forze dell’ordine”

NAPOLI – Il Covid-19 ci ha messo davanti a un’evidenza incontrovertibile. L’uomo si ferma e la natura ritorna a splendere. Il lockdow coatto ha fermato la produzione industriale, il lavoro di migliaia di esercizi pubblici e privati. Il mare di Napoli, quello di San Giovanni a Teduccio più degli altri, è cristallino e meraviglioso. La ripresa che dovrebbe avvenire dai primi di maggio in poi ci mette di fronte ad un problema: quando le attività produttive tutte torneranno a lavorare a pieno regime nel mare tornerà il degrado e l’inquinamento prodotto dall’uomo? E’ questa la sfida.

Una sfida ambiziosa che chiama tutti a fare fronte comune, a partire dalle istituzioni, spesso inefficienti o in ritardo rispetto ai problemi della realtà. I controlli sugli sversamenti, quelli legali e quelli illegali, spettano in prima istanza al Comune di Napoli. Che certamente può e deve fare di più. “Serve un coordinamento con le capitanerie di porto, con i Comuni e tutte le forze dell’ordine dotati di mezzi natanti per campagne di monitoraggio e di controllo. Lancio una proposta: mettiamo tutte queste forze insieme ed una volta ogni 15 giorni procediamo con azioni mirate”, afferma l’assessore all’Ambiente della giunta partenopea Raffaele Del Giudice. Creare una cabina di regia, dunque, sembra essere una priorità. Ma è un progetto che richiede del tempo e intanto bisogna intensificare i controlli che, e ce lo dice la natura, evidentemente non bastano. “Sì, si deve fare di più. E su questo prendo un impegno. Abbiamo istituito un settore specifico della polizia Municipale, l’unità Ambientale. L’anno scorso abbiamo fatto tanti interventi con i traccianti colorati in acqua per risalire alla fonte dell’inquinamento e ai responsabili. Intensificheremo questo genere di controlli”.

Una promessa che andrà verificata nel tempo e dopo la ripresa post Covid. Intanto, la commissione Infrastrutture del Comune di Napoli, che ha la delega al ciclo integrato della acque, chiederà all’Abc ed al Comune i dati sul monitoraggio degli sversamenti in mare e nelle reti fognarie. “Chiederemo quali sono i punti di raccolta delle acque reflue e nere e gli eventuali scarichi in mare. Se sono stati prontamente segnalati e chiusi”, afferma il presidente di commissione Nino Simeone. C’è poi la questione della rete fognaria. “Lì c’è un’attività di controllo videorobotico che ci permette di monitorare tutta la rete. In questi giorni e per le prossime tre settimane, disporrò una ricognizione nei vecchi manufatti per comprendere la situazione. Lì dove riscontreremo degli abusi o dei problemi, assicuro che interverremo”, aggiunge Del Giudice. Per quanto riguarda il caso di San Giovanni a Teduccio, infine, la questione ruota attorno all’Alveo artificiale. I lavori di messa a punto della depurazione dovrebbero terminare entro dicembre: “Anche lì, come nel resto della città, intensificheremo i controlli”, conclude l’assessore. Il 4 maggio, pian piano, la città e la Campania dovrebbero tornare a correre, a lavorare. E’ in quel frangente che bisognerà verificare se le promesse verranno mantenute.

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