Terzo mandato, De Luca: “Non aspetto il permesso”

Vincenzo De Luca

NAPOLI – Attendere le indicazioni altrui non è certo nella sua indole. Ancor più se, per il terzo mandato da governatore, l’attuale direttivo del Pd ha già iniziato a porre il suo veto. In Campania, d’altra parte, la leadership di Vincenzo De Luca è ancora intatta negli ambienti di centrosinistra (ed anche per una fetta di centrodestra). E il governatore lo sa bene. Al punto da cogliere la palla al balzo anche sabato sera, a 300 chilometri di distanza dal suo feudo, in occasione della festa Usb a Taranto. “De Luca farà quello che vuole, mica aspetta il permesso di qualcuno”, le parole del presidente della Giunta regionale. Tradotto: per la candidatura al terzo mandato non sarà il Partito democratico a decidere per lui.

L’affondo

Parole che suonano come l’ennesimo affondo nei confronti della segretaria dem Elly Schlein. E indirettamente anche verso Gaetano Manfredi, che confida ancora nella possibile intesa tra Schlein e il leader grillino Giuseppe Conte per proiettare il ‘campo largo’ anche su scala regionale. Un’impresa ardua per il sindaco di Napoli, ad oggi, considerando che De Luca dispone di un consenso talmente ampio nel centrosinistra campano da riuscire persino ad ergersi a protagonista con la sua assenza in quella che si preannunciava come la prima vera affermazione di Schlein a Napoli, in occasione dell’evento presso la Fondazione Foqus, rivelatosi invece una sconfitta per la segretaria del partito, sempre più isolata. Il gruppo consiliare del Pd in consiglio regionale è tutto dalla parte del governatore, che guarda già al 2026 con la consapevolezza di avere ancora grandi chance di tentare il tris a Palazzo Santa Lucia.

L’autonomia

Sul tema dell’autonomia differenziata, intanto, ha messo in chiaro la sua posizione, manifestando l’esigenza di “unire tutto il Sud ed anche le Regioni governate da presidenti del centrodestra”. Ma in fondo De Luca non si è mai apertamente affezionato ad un partito politico. “Io non guardo le bandiere ma i fatti. E se questi dicono che il Sud è penalizzato, combatto contro tutti i Governi, indipendentemente dal colore politico”, ha spiegato da Taranto. Ed è proprio in questa posizione di ‘neutralità’ sbandierata ai quattro venti che De Luca ha trovato sponda nei moderati, prima con Italia Viva e poi con Azione, per costruirsi una base solida di alleati in vista delle Regionali 2026. Il Partito democratico, d’altra parte, in Campania è già schierato con lui. E non è un caso che l’area Schlein stia tentennando rispetto alla convocazione di un congresso che in questa fase andrebbe probabilmente a sancire proprio la solidità della componente deluchiana.

Lo sguardo su Napoli

Una solidità che il governatore vuole tenersi stretta allargando i suoi orizzonti anche su Napoli. Nella giornata odierna, infatti, De Luca presenterà a Palazzo Santa Lucia il progetto di restyling dello stadio Collana al Vomero. Un incontro con la stampa organizzato mentre il sindaco Gaetano Manfredi sarà impegnato in Consiglio comunale. La scena dunque sarà tutta per De Luca, che nel 2026 non ha alcuna intenzione di mollare la presa. Ed anzi punta ad estendere il raggio d’azione anche nel capoluogo partenopeo in un triennio che si preannuncia rovente per la politica in Campania.
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