Visco avverte il governo: prospettive dell’economia peggiorate, servono riforme e investimenti

Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto il Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco

ROMA – All’Italia serve “un sentiero di sviluppo economico e sociale”. Ma per ora questo cammino è intralciato dai “rischi del Pil”, dalle “incertezze sulla politica di bilancio” e dalla necessità urgente di “riforme strutturali”. E’ in queste parole-chiave il richiamo del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco che, dal palco del congresso Assiom Forex, a Roma, ha voluto tracciare un percorso per dare al paese un maggiore respiro.

Secondo Visco, i “fattori di rischio sono rilevanti” e la ricetta è appunto attuare le riforme, tenere i conti in equilibrio per “preservare la fiducia dei risparmiatori”.


Le prospettive dell’economia sono meno favorevoli

Il difficile percorso che ha portato all’approvazione della Manovra e “i contrasti” con l’Europa hanno pesato sulla domanda interna del Paese”. Un piccolo avvertimento, il governatore, lo lancia sulle clausole di salvaguardia sull’Iva e le accise. “Se fossero disattivate senza prevedere misure compensative – dice – il disavanzo si collocherebbe al 3% del Pil”.


Servono riforme e investimenti

Confermando la stima di una crescita dello 0,6% quest’anno, meno dell’1% indicato dal governo, Visco ha spiegato come la revisione sia stata guidata anche dal “ridimensionamento dei piani di investimento delle imprese segnalato dalle nostre indagini”.

Poi ha ammonito: “Per sostenere la capacità di crescita, la ricetta prevede investimenti pubblici, complementari a quelli privati, realizzati con rapidità ed efficienza“.


Sull’economia italiana pesa ancora il rischio spread

Uno sguardo anche sul benessere della famiglie, per il quale, secondo Visco “è cruciale la capacità di crescita dell’economia”.

Insomma una relazione “preoccupata” ma con “sangue freddo e nervi saldi”, ha alla fine sottolineato Visco che su una eventuale manovra aggiuntiva da parte dell’esecutivo ha chiuso: “Non l’ho neanche nominata“.
(LaPresse)

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