Allarme Garante: negli hotspot violazione dei diritti, aumentano carcerati e bambini

L'aumento del numero delle persone detenute nelle carceri è uno dei vulnus che emerge dal Rapporto

carcere

ROMA (LaPresse) – La denuncia del Garante. Diritti violati e condizioni igieniche scadenti negli hotspot, aumento della popolazione carceraria con i conseguenti disagi, e troppi bambini dietro le sbarre con le loro mamme. La denuncia del Garante delle persone detenute e private della libertà presentata in Parlamento non lascia adito a dubbi.

La denuncia del Garante.

Mauro Palma, nella sua relazione annuale segnala una serie di criticità che comunque gettano una luce fosca sui centro di permanenza. Il dossier parla di “scadenti condizioni materiali e igieniche delle strutture“, “scarsa trasparenza“, “non considerazione delle differenti posizioni giuridiche delle persone trattenute e delle diverse esigenze e vulnerabilità individuali, difficoltà nell’accesso all’informazione e infine assenza di una procedura di reclamo per far valere violazioni dei diritti o rappresentare istanze“.

Sale il numero dei detenuti.

L’aumento del numero delle persone detenute nelle carceri è uno dei vulnus che emerge dal Rapporto. In Italia ci sono 191 istituti penitenziari per adulti e che hanno una capienza complessiva di 50.619 posti. Alla data del 30 aprile 2018 le persone detenute “erano 58.285“. Un anno prima, nel 2017, erano 56.436, mentre nel 2016 erano 53.725. Tra gennaio 2017 e maggio 2018 “è aumentato di 3mila unità il numero di persone“, segno “di una riduzione delle uscite“.

Bambini in carcere.

Difficile la situazione dei bambini che vivono in carcere con le madri: al 31 maggio 2018 i minori sotto i tre anni nelle sezioni nido sono 8 e altri 18 vivono negli istituti a custodia attenuata per detenute madri, presenti a Torino, Milano, Venezia, Senorbi’ (Cagliari), Lauro (Avellino). Del resto la situazione delle stesse detenute è critica dal momento che esistono solo 4 istituti femminili e altre 150 sezioni si trovano in istituti a prevalenza maschile.

Uso eccezionale dei taser.

Infine un avvertimento sul taser, la pistola elettrica che il capo della polizia Gabrielli ha annunciato sarà presto in dotazione per le forze di polizia. Per il garante “uno strumento che richiede molta cautela nonostante venga definita non letale“. “L’uso può essere consentito solo quando metodi o misure meno coercitive quali la negoziazione, la persuasione o, in caso di distanza ravvicinata, tecniche di controllo manuale, abbiano fallito o siano impraticabili e solo se il mancato utilizzo della pistola elettrica potrebbe comportare un grande rischio di lesioni fisiche gravi o la morte“. Lo specifica Mauro Palma.

di Denise Faticante

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