Bullismo, l’esercito aderisce alla campagna Corecom ‘Scuola senza bulli’

La collaborazione tra le forze dell'ordine e l'associazione campana in difesa dei giovani

Foto Carlo Lannuttii/LaPresse

ROMA (LaPresse) – Combattere il bullismo con l’aiuto dell’esercito. “Abbiamo aderito all’iniziativa promossa dal Corecom Campania Scuola senza bulli. Si tratta di una campagna di prevenzione per combattere il bullismo e il cyberbullismo. L’Esercito Italiano, oltre all’impegno della difesa nazionale e internazionale, partecipa anche a iniziative territoriali per combattere la delinquenza“. Lo ha detto il generale di brigata Rosario Castellano, comandante delle Forze Operative Sud dell’Esercito Italiano. Il generale è infatti intervenuto oggi all’incontro organizzato a Napoli. L’incontro si è tenuto a Napoli presso l’impianto sportivo “Taddeo Da Sessa” al “binario della solidarietà”.

L’esercito si unisce al progetto “Campania Scuola senza bulli”

Ci muoviamo soprattutto in favore dei giovani. Mettendo in campo diverse attività per il recupero degli studenti delle nostre scuole. Con lo scopo di coinvolgerli nelle pratiche sportive. Solo nel 2017 hanno aderito ben 750 giovani“, ha aggiunto poi il comandante Castellano. “Ma anche altri progetti sono in cantiere per dedicare la nostra attenzione agli adolescenti. I quali oggi rappresentano la parte critica della nostra società. Specie quando soffrono condizioni familiari disagiate“.

No al bullismo

Insieme all’Esercito Italiano diciamo ancora una volta NO al bullismo”, ha sottolineato Domenico Falco, presidente del Comitato Regionale per le Comunicazioni della Campania. “Siamo lieti della disponibilità del generale Castellano che ha spiegato ai piccoli studenti l’importanza di non subire i soprusi. E di reagire immediatamente agli atti di violenza. Prima denunciando ai genitori e poi alle forze dell’ordine per impedire che accadano spiacevoli episodi“.

“Il bullismo va combattuto fin dalla primissima età. Le campagne di prevenzione hanno un ruolo fondamentale e devono partire dalle scuole fino alle famiglie“. Lo ha infatti evidenziato la psicologa e criminologa Rosaria Cataletto.

Un giudizio positivo arriva anche da Arturo Mercogliano, il presidente del Dopolavoro Ferroviario di Napoli. Il quale ha sostenuto l’importanza di attivare nuove collaborazioni sul territorio con le associazioni che si dedicano ai giovani.

Non solo repressione ma prevenzione

Il bullismo è un problema serio della nostra società”. Lo ha sottolineato Enrico Sparavigna, il presidente dell’associazione “Camminare Insieme”. “Usando modelli di violenza e di forza cercano di seguire i peggiori esempi che offre la nostra comunità. Per frenare questi fenomeni non serve solo la repressione. Ma soprattutto tanta prevenzione“.

Il progetto Scuola senza bulli ha permesso di incontrare i militari dell’Esercito Italiano impegnati nell’Operazione “Strade Sicure”. I quali hanno risposto con disponibilità alle tante domande poste dai giovanissimi“. Lo ha detto Stefania Zinno,il presidente dell’associazione sportiva Kantera. “Siamo riusciti in pochi mesi a rendere efficiente una struttura sportiva che era stata abbandonata. Consentendo così ai ragazzi di dedicarsi allo sport e alla cultura. E condannando tutti i fenomeni di bullismo“.

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