Napoli, frode fiscale e truffa nell’editoria televisiva: 4 arresti, coinvolte 3 emittenti tv

Coinvolte varie emittenti locali napoletane

Foto LaPresse - Matteo Corner

Napoli (LaPresse) – Il nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Napoli sta dando esecuzione a un provvedimento di custodia cautelare personale degli arresti domiciliari nei confronti di 4 soggetti. Sono ritenuti responsabili di associazione per delinquere. E’ finalizzata a realizzare una frode fiscale per oltre 3 milioni di euro nell’editoria televisiva, e truffa aggravata. Per avere ottenuto indebitamente contributi statali destinati a emittenti televisive locali, per circa 2,3 milioni di euro.

Le società televisive coinvolte sono: ‘Julie Italia srl’ (emittente televisiva ‘Julie Italia’), So.Pro.Di.Mec. srl (emittente televisiva ‘Telelibera’), Universo 3000 srl (emittente televisiva ‘TeleAkery’). Inoltre, sono in corso perquisizioni e il sequestro di mobili e immobili riconducibili alle società e agli indagati. Alle 11.30 è previsto un incontro con i giornalisti alla procura della Repubblica di Napoli.

Per frode fiscale sequestrati beni per 820mila euro ad una società di Afragola

La guardia di finanza di Frattamaggiore (Napoli) ha eseguito un decreto di sequestro preventivo nei confronti di due società con sede ad Afragola (Napoli) e tre persone come amministratori di fatto e di diritto. Per emissione e utilizzo di fatturazione per operazioni inesistenti, omesso versamento dell’Iva, presentazione di dichiarazione infedele e omessa presentazione di dichiarazione dei redditi.

Secondo quanto ricostruito dai militari durante le indagini, all’origine ci sarebbe una commistione tra società. Una ‘madre’ e altre due ‘cartiere’, risultate avere lo stesso luogo di esercizio, amministratori e in alcuni casi clienti e fornitori. Al termine delle indagini sono stati sequestrati tre immobili, quattro auto, tre moto e una quota societaria insieme a somme di denaro e altri soldi trovati sui conti correnti delle società e degli indagati per oltre 820mila euro. L’operazione è stata portata a termine con la collaborazione delle fiamme gialle di Palermo e Cosenza.

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