Vertice Onu: non ci sono piani concreti per il clima e il disinteresse dei grandi del mondo è preoccupante. Greta Thunberg: “Non vi perdoneremo mai”

Lp (Photo by Johannes EISELE / AFP)

NEW YORK – Non ci sono piani concreti per il clima. Almeno per ora. E’ quanto è emerso dal vertice Onu svoltosi a New York. Alla base c’era stata una esplicita richiesta del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres affinché i grandi del mondo come Cina, India e Stati Uniti arrivassero al vertice di Onu con proposte concrete mentre ci sono stati “pochi fatti e molte parole”.

Il disinteresse dei Grandi

Non ha riscontrato molto interesse la richiesta del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres affinché si giungesse al vertice di Onu con proposte concrete contro le emissioni e mantenere l’aumento della media temperatura terrestre entro 1,5°C sopra i livelli dell’età preindustriale.

L’obiettivo

Era quello di coinvolgere tutte le nazioni verso un unico obiettivo: mantenere l’aumento della media temperatura terrestre entro 1,5°C sopra i livelli dell’età preindustriale. La strada? Secondo l’ultimo report dell’IPCC, è una sola: raggiungere le zero emissioni nette entro il 2050. Ma alla fine, nonostante gli appelli delle maggiori organizzazioni scientifiche sulla gravità della situazione, il summit di New York si è concluso con “pochi fatti e molte parole”. E, a rispondere in maniera positiva con un piano per le zero emissioni al 2050, alla fine, sono state solo 77 nazioni, in prevalenza piccoli paesi in via di sviluppo che rappresentano nel complesso appena il 6,8% delle emissioni. Le altre 70 hanno promesso invece di incrementare i loro contributi nazionali entro il prossimo anno, mentre la  ‘Powering Past Coal Alliance’ è stata allargata per includere 30 paesi, 22 stati o regioni e 31 società impegnate a passare dal carbone alle rinnovabili. Mentre Cina, India e Stati Uniti non sembrano propensi a rivedere le loro emissioni nell’atmosfera.

L’impegno di Guterres

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres prima del vertice aveva chiesto “un miglioramento degli attuali NDC che contenesse, oltre all’obiettivo della neutralità climatica, anche un impegno a non costruire nuove centrali a carbone e un abbandono graduale dei sussidi ai combustibili fossili”. 

L’appello

“Se non cambiamo urgentemente il nostro modo di vivere, mettiamo a rischio la vita stessa. Ma allo stesso tempo – ha sottolineato con piacere – Inizio a vedere che anche i governi hanno capito di dover agire. Abbiamo ancora emissioni in crescita, non abbiamo ancora raggiunto l’obiettivo. I cambiamenti climatici stanno correndo più velocemente di quanto facciamo noi. Ma per la prima volta vedo sempre più paesi accettare l’idea di dover essere carbon neutral nel 2050”.

La minaccia

Proviene da Greta Thunberg la attivista svedese in apertura dei lavori: “Avete rubato i miei sogni e la mia infanzia – ha detto – con le vostre parole vuote. Eppure io sono una dei fortunati. Le persone soffrono, stanno morendo. Interi ecosistemi stanno crollando. Siamo all’inizio di un’estinzione di massa. E tutto ciò di cui parlate sono i soldi e le fiabe sulla crescita economica eterna. Come osate ci state deludendo, ma i giovani stanno iniziando a capire. Gli occhi di tutte le generazioni future sono su di voi, e se scegliete di fallire, non vi perdoneremo mai” .

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