NOMI E FOTO. Faida a Ponticelli: 6 arresti. Indagini sulla guerra tra gli Schisa-Minichini e i Sarno

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Gabriella Onesto, Vincenza Maione e Michele Minichini

NAPOLI – Tre omicidi nella guerra tra il ‘cartello’ Schisa-Minichini e i Sarno nel quartiere Ponticelli. Gli agenti della squadra mobile della questura, diretti da Giovanni Leuci, hanno fermato sei persone. Ma andiamo con ordine. Dagli uffici di via Medina spiegano che all’alba la polizia ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip nei confronti di sei persone, ritenute indiziate, a vario titolo, dei reati di omicidio doloso aggravato dal metodo mafioso e porto abusivo di armi da fuoco in luogo pubblico.

Fermati Michele Minichini, 34 anni detto tiger, Giulio Ceglie 42 anni, Vincenza Maione 49 anni, Gabriella Onesto 45 anni, Ciro Contini 36 anni (nipote del boss Eduardo Contini, quest’ultimo estraneo all’indagine) e Mariarca Boccia 38 anni. Un 32enne è irreperibile. Il provvedimento cautelare segue le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, condotte dalla Squadra Mobile, con l’ausilio degli agenti del commissariato Ponticelli, relative ai tre omicidi, commessi tra il 2016 e il 2018 da soggetti ritenuti appartenenti al sodalizio Schisa/Minichini, all’epoca dei fatti operante nel rione De Gasperi del quartiere Ponticelli e alleato con il clan Rinaldi-Reale di San Giovanni a Teduccio.

Le indagini, fondate anche sulle dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia, hanno consentito di documentare come gli omicidi siano maturati nell’ambito di una forte contrapposizione venutasi a creare tra il clan Schisa/Minichini e i loro ex alleati del clan Sarno, a seguito della scelta, operata dai principali esponenti dei Sarno, di intraprendere un percorso di collaborazione con la giustizia. Vediamo i dettagli dell’ordinanza. Nello specifico, il primo omicidio ricostruito è quello di Mario Volpicelli, avvenuto a Ponticelli il 30 gennaio 2016. L’uomo estraneo ai contesi della criminalità (lavorava in un negozio) fu vittima di un agguato a colpi d’arma da fuoco, mentre rientrava a casa e fu individuato come obiettivo dai sicari perché imparentato con l’uomo considerato l’autore di un altro omicidio, avvenuto qualche tempo prima, ai danni di un esponente del clan.

Il secondo omicidio sul quale le in dagini hanno fatto luce è quello di Giovanni Sarno, avvenuto a Ponticelli il 7 marzo 2016. La vittima fu uccisa mentre si trovava all’interno della sua abitazione in via De Meis con due colpi d’arma da fuoco a un fianco e alla testa esplosi da sicari ritenuti appartenenti al cartello Schisa-Minichini, perché fratello degli boss del clan Sarno che, come detto, avevano deciso di collaborare con la giustizia. Il terzo episodio delittuoso è l’omicidio di Salvatore D’Orsi, avvenuto a Ponticelli il 12 marzo 2018. Sempre la questura spiega che l’uomo era considerato dagli inquirenti vicino agli ambienti dei De Micco di Ponticelli, fu colpito da numerosi proiettili sotto la sua abitazione e morì il giorno dopo in ospedale per le ferite riportate. Il provvedimento è una misura cautelare, eseguita in sede di indagini preliminari, avverso la quale sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari sono considerati innocenti fino a eventuale sentenza definitiva.

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