Altra rivoluzione nel Milan: Leonardo ai saluti, Gattuso-Maldini in bilico

Proprio il tecnico calabrese al termine della sfida con la Spal si è lasciato andare a uno sfogo comprensibile che la dice lunga sulle tensioni e sulle pressioni sopportate in questi mesi

Ivan Gazidis e Leonardo (foto Lapresse)

MILANO – Altra estate, altra rivoluzione. Il Milan si appresta a vivere l’ennesimo scossone in società, che sfocerà in un nuovo giro sulla giostra contraddistinto da addii e ribaltoni, da strette di mano di benvenuto e da ‘arrivederci e grazie’. A una sola stagione dal suo ritorno in rossonero è ai titoli di coda l’avventura di Leonardo. Insediatosi alla fine del luglio scorso al tramonto dell’era cinese di Yonghong Li, il direttore generale dell’aera tecnico-sportiva lascerà il Diavolo nelle prossime ore.

Leonardo saluta il Milan

L’operato del brasiliano, stuzzicato dall’idea di tornare a lavorare al Psg, non ha soddisfatto completamente Elliott e l’amministratore delegato Ivan Gazidis, che ha una diversa visione rispetto a Leo sui prossimi passi da intraprendere nel percorso di crescita del Milan. Da qui il divorzio, inevitabile, sotto forma di dimissioni, a cui potrebbe far seguito il possibile arrivo di Luis Campos, il mago delle plusvalenze del Lille, altra società salvata dal fondo statunitense.

In bilico anche il futuro di Maldini e Gattuso

A Casa Milan le porte sono girevoli e le novità rischiano di non limitarsi all’addio di Leonardo. Anche la posizione di Paolo Maldini, direttore dello sviluppo strategico dell’area sport, è in bilico. Per la bandiera rossonera sono ore di riflessione. Molto dipenderà dai margini di manovra che gli verranno garantiti in società. Se Maldini vedesse limitato il proprio raggio d’azione, la possibilità che possa seguire le orme dell’ex compagno odi squadra e lasciare il club sarebbe concreta.

E’ tutto da scoprire anche il destino di Rino Gattuso. I 68 punti conquistati al termine di una stagione burrascosa non sono bastati a saldare la posizione dell’ex centrocampista della nazionale italiana. La mancata qualificazione alla Champions League, che ormai inizia diventare una triste abitudine (la prossima stagione sarà la sesta di fila senza coppe dalle grandi orecchie) complica e non di poco i piani per il rilancio del Diavolo.

Aria di tensione in casa Milan

Proprio il tecnico calabrese al termine della sfida con la Spal si è lasciato andare (“si respira un clima in cui sembra che non abbiamo fatto nulla”) a uno sfogo comprensibile che la dice lunga sulle tensioni e sulle pressioni sopportate in questi mesi. Oltretutto l’idea che in estate possa passare una linea d’austerity su pressing dell’Uefa – con relativo sacrificio di mercato (Suso o Donnarumma) e rinforzi in entrata scientifici e calibrati – potrebbe sparigliare nuovamente le carte in tavola. E rimettere in discussione anche la posizione dell’allenatore, consapevole che con questa rosa a disposizione far meglio sia impossibile o quasi. La rivoluzione in casa Milan è appena iniziata.

(LaPresse/di Alberto Zanello)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome