Appaltopoli lombarda, condannato l’ex vicepresidente Mantovani. Assolto il viceministro Gravaglia

Il pm aveva invocato per l'ex senatore 7 anni di reclusione

Condannato Mario Mantovani, già vicepresidente della Regione Lombardia. Il politico ha incassato 5 anni e 6 mesi per corruzione, concussione e turbativa d’asta. Il pm Giovanni Polizzi, invece, aveva invocato per l’ex senatore 7 anni di reclusione.

Assoluzione per il co-imputato Massimo Gravaglia, attuale viceministro dell’Economia della Lega. Era finito a processo soltanto per turbativa d’asta in relazione ad una gara relativa al trasporto di persone dializzate. L’episodio che gli aveva costato il rinvio a giudizio risale al 2014, quando a guidare l’esecutivo lombardo c’era Roberto Maroni.

I due, stando alla tesi della procura, avevano pilotato l’appalto da 11 milioni di euro, indetto da tre Asl, verso la Croce Azzurra Ticinia. Il coinvolgimento di Gravaglia sarebbe dovuto a dei contatti telefonici da lui avuti con Mantovani: al centro di quelel conversazioni proprio dei ‘problemi’ relativi all’espletamento della gara per il trasporto dei pazienti sottoposti a dialisi.

Mantavoni venne arrestato cautelarmente un anno più tardi, nel 2015.

Una condanna per Gravaglia (assolto dalla quarta sezione penale del tribunale di Milano) avrebbe innescato l’ennesimo problema all’interno dell’esecutivo penta-leghista: si sarebbe trattato (in caso di verdetto negativo per l’imputato) di un viceministro giudicato colpevole in primo grado, episodio che potenzialmente poteva dar vita ad un nuovo braccio di ferro (come è successo con Armando Siri, indagato per corruzione) tra le due forze politiche. I grillini desiderosi di epurarlo e i leghisti pronti a difendere il loro uomo. Così, invece, non è stato. L’assoluzione ha tolto dall’imbarazzo sia il Carroccio che il Movimento 5 Stelle.

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