Battisti sfuggito a due tentativi di arresto

Si stringe il cerchio attorno all’ex terrorista dei Pac ricercato dopo il via libera all’estradizione. Diffuse venti foto di possibili travestimenti

SAN PAOLO – La caccia è aperta e il cerchio, a una manciata di ore da quanto stabilito dal giudice Luis Fux e dal presidente Michel Temer, ovvero di dare il nulla osta all’estradizione in Italia, si starebbe stringendo sempre di più. Parliamo di Cesare Battisti, l’ex terrorista dei Proletari Armati per il comunismo, condannato per quattro omicidi e di fatto latitante. Da semplice cittadino a uomo in fuga il passo è stato breve. Troppo forse. E questo avrebbe portato Battisti a spostamenti d’impeto. Tanto che già per due volte le forze dell’ordine siano andate vicine alla cattura proprio a San Paolo, non lontano da Cananeia, sua residenza fino a due giorni fa. Dove sta andando Battisti? Potrebbe essere diretto in Bolivia, dove avrebbe cercato di riparare già alcuni mesi or sono.

Salvini: pronto a partire per andarlo a prendere

Intanto l’Italia scalpita, in particolare Matteo Salvini che si è detto pronto a volare in Brasile per “andarlo a prendere”. Il numero uno del Viminale ha riferito: “Sto messaggiando con il presidente brasiliano Jair Bolsonaro”, se “nelle prossime ore mi arrivasse un invito per andare a prendere il terrorista” Cesare Battisti lo accetterò “al volo”. Una caccia seria quella all’ex terrorista dei Pac, tanto che nelle scorse ore la polizia federale brasiliana ha diffuso almeno 20 identikit che mostrano possibili travestimenti che potrebbe aver deciso di adottare. Da una in cui il volto appare invecchiato, con barba e baffi bianchi, a una con vari cappelli: Borsalino, berretto da baseball o da pescatore. La polizia brasiliana ha anche invitato chi abbia informazioni a contattare le autorità, garantendo l’anonimato. Intanto da Cananeia i vicini hanno raccontato di non averlo visto più da quando Bolsonaro, il 28 ottobre, ha vinto il secondo turno delle presidenziali. E nel frattempo si muovono gli avvocati. Igor Tamasauskas, legale di Battisti (che deve scontare condanne all’ergastolo per avere commesso due omicidi e avere partecipato ad altri due agguati negli ‘anni di piombo’), ha detto di non aver sapere dove possa trovarsi.

L’avvocato ha depositato ricorso contro l’arresto: non so dove si trovi

E’ stato anche ha anche depositato un ricorso contro l’arresto. Il 63enne di Cisterna di Latina era evaso dal carcere di Frosinone nel 1981. Fuggito prima in Francia, poi in Messico, poi di nuovo in Francia dal 1990, nel 2004 era arrivato in Brasile. Lì fu arrestato nel 2007, ma nel 2009 ha ricevuto asilo politico e il 31 dicembre del 2010 l’allora presidente Lula, nell’ultimo giorno di mandato, bloccò la sua estradizione. L’ultimo arresto risale all’ottobre del 2017 alla frontiera con la Bolivia, con l’accusa di violazione delle norme sulle valute straniere e riciclaggio di denaro. Il suo rilascio avvenne una manciata di ore dopo.

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