Calcio, de Ligt: “Alla Juve costretto da Raiola? Mi viene da ridere”

"Costretto a firmare da Raiola? Mi viene da ridere". Così Matthijs de Ligt, nuovo acquisto della Juventus, nel corso di una intervista al de Telegraph replica ad alcune critiche arrivate nei suoi confronti dopo la lunga trattativa per il passaggio dall'Ajax alla Juventus.

Foto LaPresse/Nicolò Campo

MILANO – “Costretto a firmare da Raiola? Mi viene da ridere”. Così Matthijs de Ligt, nuovo acquisto della Juventus, nel corso di una intervista al de Telegraph replica ad alcune critiche arrivate nei suoi confronti dopo la lunga trattativa per il passaggio dall’Ajax alla Juventus. “In Olanda è strano che non si scelga il Barça, ma io sono molto felice di poter andare alla Juventus per l’apprezzamento che hanno mostrato”, ha aggiunto il 19enne centrale olandese. Alle critiche secondo cui avrebbe scelto la Juve solo per motivi economici e per volere del suoa agente, de Ligt ribadisce: “Io ho guardato semplicemente all’aspetto sportiva, del salario se n’è occupato Mino. Questo è il suo lavoro. Ma ovunque avessi firmato, probabilmente non mi sarei mai lamentato di questo”.

La specificazione

 “Per natura sono un ragazzo introverso e modesto. So chi è veramente Mino – prosegue il neo difensore della Juve – e questo riguarda solo la nostra relazione, non quello che pensano gli altri”. Ancora a proposito del suo agente, de Ligt dichiara: “E’ il migliore al mondo per gli affari tra gli agenti. Le reazioni arriveranno sempre e tutti in Olanda potranno avere la loro opinione, ma solo io so cosa fa Mino per me”. “Lui ha una sua opinione e io la mia, ma alla fine sono io che decido”, conclude il neo bianconero.

LaPresse

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