Calcio, Vezzali a Gravina e Dal Pino: “Su stadi decidono Governo e Cts”

Una doccia gelata. E' quella ricevuta oggi dai vertici del calcio italiano da parte del Governo sul tema della riapertura al massimo della capienza degli stadi in vista dell'inizio del prossimo campionato.

Foto Ufficio Stampa Lega/LaPresse

MILANO – Una doccia gelata. E’ quella ricevuta oggi dai vertici del calcio italiano da parte del Governo sul tema della riapertura al massimo della capienza degli stadi in vista dell’inizio del prossimo campionato. Ieri il presidente della Ferdercalcio Gabriele Gravina aveva annunciato di aver “formalizzato la richiesta al sottosegretario allo sport Valentina Vezzali” per far tornare i tifosi allo stadio se vaccinati. “Vogliamo arrivare a utilizzare il green pass in modo rapido e renderlo efficace anche nei nostri stadi”, aveva spiegato. Lo stesso Gravina aveva poi già avvisato che “forse sarà complicato ottenere la riapertura alla totale fruibilità dei posti disponibili”.

Parole a cui sono seguite questa mattina quelle del presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino al Corriere della Sera e che sono sembrate decisamente una fuga in avanti. “La Lega serie A con tutti i 20 club, la Federcalcio, hanno inviato lettere alle istituzioni per chiedere il ritorno al 100% degli spettatori alle partite. Non è una richiesta folle – ha spiegato – spingiamo gli italiani a vaccinarsi visto che finora solo il 45 per cento della popolazione sopra i 12 anni lo ha fatto”. “Il calcio è un volano sociale incredibile e nel momento in cui consentissimo ai nostri fan muniti di Green pass di accedere alle tribune, forniremmo un contributo decisivo per mettere in sicurezza tutto il Paese”, ha aggiunto.

Nel corso della giornata, però, arrivato un brusco stop da parte del Governo, con il sottosegretario alla salute Andrea Costa che ha dichiarato: “Oggi parlare di stadi mi sembra prematuro, dobbiamo valutare quello che sarà l’andamento delle prossime settimane. Io credo che sicuramente possiamo affermare che ci sarà la ripresa del campionato con il pubblico in presenza, con una percentuale inferiore al 100% almeno in una fase iniziale”. “Il dato positivo è che ad oggi 26 milioni di concittadini si sono vaccinati e siamo arrivati al 48% della popolazione. Siamo in momento in cui gli italiani si stanno ancora vaccinando – ha aggiunto – e questo potrà modificare in positivo il quadro perché se aumenterà il numero dei vaccinati ovviamente la situazione non potrà che migliorare”.

Ancora più nette le parole del sottosegretario Vezzali, che ha chiarito che “saranno la cabina di regia di palazzo Chigi e le indicazioni che giungeranno dal Cts a dettare i tempi e le modalità per la riapertura al pubblico, in piena sicurezza, degli impianti sportivi”. “Già da tempo stiamo approfondendo la tematica con il Ministero della Salute per essere pronti a recepire le direttive e dunque dare risposte pronte alle tante richieste giunte – ha spiegato – e che riguardano non solo i campionati di calcio, basket, volley e rugby, ma anche grandi eventi sportivi quali, ad esempio, il Gran Premio di Formula Uno di Monza, la tappa di Misano del circuito internazionale di MotoGp e l’Open d’Italia di golf”. “Ad oggi, pertanto, parlare di percentuali, green pass o altre ipotesi, rappresenta un puro esercizio di retorica che non rispetta, soprattutto, tifosi ed appassionati”, ha concluso il sottosegretario.

LaPresse

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