Coldiretti: al via la stagione della raccolta tartufo, spinta dal 56% in più di pioggia

"Al via la raccolta del pregiato tartufo bianco d'Alba (Cuneo) che si preannuncia eccellente dopo una estate in cui è caduto il 56% in più di pioggia"

Foto LaPresse/Marco Alpozzi

MILANO (AWE/LaPresse) – Coldiretti: Al via stagione raccolta tartufo, spinta da +56% di pioggia. “Al via la raccolta del pregiato tartufo bianco d’Alba (Cuneo). Che si preannuncia eccellente dopo una estate in cui è caduto il 56% in più di pioggia”. È quanto afferma la Coldiretti. In occasione del primo weekend di autunno alla fine del fermo biologico che ha permesso una corretta maturazione del più prezioso frutto dell’autunno.

Week-end al ‘tartufo’ per i ricercatori appassionati

“Le condizioni climatiche dell’estate fanno infatti sperare – sottolinea la Coldiretti – in una raccolta da record per il Tuber magnatum Pico che si sviluppa in terreni freschi e umidi sia nelle fasi di germinazione che in quella di maturazione. Archiviata la disastrosa scorsa annata segnata dalla siccità, le stime positive poggiano oggi sulla neve invernale e su una estate molto umida che dovrebbe consentire – continua l’associazione – anche quotazioni più abbordabili rispetto al 2017 quanto è stato raggiunto il massimo storico di 6000 euro al chilo per pezzature medie attorno ai 20 grammi al borsino del tartufo di Alba, punto di riferimento a livello nazionale”.

“Dal Piemonte alle Marche, dalla Toscana all’Umbria, dall’Abruzzo al Molise. Ma anche nel Lazio e in Calabria sono numerosi – precisa la Coldiretti – i territori battuti dai ricercatori. Il frutto più prezioso dell’autunno è da questi giorni il protagonista di mostre, sagre e manifestazioni che stanno entrando nel vivo in tutta Italia. Rappresentano una ottima occasione per acquistare o assaggiarlo nelle migliori condizioni e ai prezzi più convenienti. Si stima che siano coinvolti complessivamente circa duecentomila raccoglitori ufficiali che riforniscono negozi e ristoranti ed alimentano un business che comprensivo di indotto sviluppa un valore stimato in circa mezzo miliardo di euro tra fresco, conservato o trasformato anche grazie alla grande capacità di attrazione turistica ed enogastronomica”.

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