Droga, traffico dall’Albania: 14 arresti, sequestrati 2.300 chili di stupefacenti

Maxi operazione della Direzione Investigativa Antimafia (Dia)

Foto Direzione Investigativa Antimafia/LaPresse

MILANO – Maxi operazione della Direzione Investigativa Antimafia (Dia) contro traffico internazionale di stupefacenti dall’Albania. Alle prime luci dell’alba la Dia, nell’ambito dell’Operazione denominata ‘Shefi’, ha eseguito 14 ordini di carcerazione emessi dalla Procura Generale di Bari nei confronti di altrettanti soggetti residenti in Bari, Salerno e provincia, responsabili a vario titolo del reato di traffico internazionale di ingentissimi quantitativi di sostanze stupefacenti. Oltre 40 unità della Dia, in collaborazione con personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza hanno arrestato 9 cittadini italiani e 5 di nazionalità albanese. L’indagine, già avviata nel maggio 2016, ha permesso di sequestrare oltre 2300 chilogrammi di droga tra marijuana, cocaina ed eroina, sottraendo alle associazioni criminali proventi stimati in oltre 15 milioni di euro per un totale di circa 7 milioni di dosi singole ricavabili dallo spaccio al dettaglio.

L’operazione, già nel marzo del 2018, aveva portato alla disarticolazione di due potenti e distinte organizzazioni criminali, operanti in Bari e provincia, con ramificazioni oltre che in Albania, in Sicilia, Campania, Calabria e Abruzzo dedite all’importazione dall’Albania, via mare di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente. Entrambe le organizzazioni criminali avevano una comunanza di interessi in Italia con organizzazioni delinquenziali pugliesi deputate a compiti logistici ed in Albania con organizzazioni criminali di quello Stato deputate alla produzione, al confezionamento, allo smistamento ed al trasferimento dello stupefacente sull’asse Albania-Puglia-Territorio Nazionale. Gli investigatori della D.I.A., infatti, hanno monitorato l’approvvigionamento di droga in Albania, il trasporto internazionale sempre avvenuto “via mare”, utilizzando natanti appositamente equipaggiati sull’asse “Albania-Puglia”, lo sbarco sempre avvenuto in stretta sinergia con le organizzazioni criminali pugliesi, i depositi ubicati in Bari e Provincia, il trasporto sull’asse “Puglia-territorio nazionale” effettuato “via terra” da corrieri italiani con “veicoli staffetta”, i destinatari identificati in soggetti domiciliati, oltre che in Puglia, in Sicilia, Campania, Calabria e Abruzzo.

(LaPresse)

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