Germania, furto di diamanti di valore ‘inestimabile’ in un museo di Dresda

Tre parure di diamanti e rubini per un "valore inestimabile" sono state rubate dal museo del Castello di Dresda, in Germania. Tre parure di diamanti e rubini per un "valore inestimabile" sono state rubate dal museo del Castello di Dresda, in Germania.

(Xinhua/Zhang Fan)

BERLINO – Tre parure di diamanti e rubini per un “valore inestimabile” sono state rubate dal museo del Castello di Dresda, in Germania. A dichiararlo è la direttrice del museo, Marion Ackermann, che non ha voluto fornire il valore esatto dei tesori scomparsi dall’esposizione nel Green Vault Museum, ma ne ha sottolineato “l’inestimabile valore culturale e storico”. Almeno due ladri sono riusciti a introdursi nella notte, poco prima delle 5, nel museo, il cui sistema d’allarme era stato danneggiato dall’incendio di un trasformatore elettrico. Hanno sottratto così i gioielli del XVIII secolo, per poi fuggire.

Il colpo

 I media tedeschi hanno parlato del più grave furto di opere d’arte dalla Seconda guerra mondiale. Nel museo si trovano 4mila preziosi oggetti d’avorio, oro, argento e gioielli. Dirk Syndram, un altro direttore del museo, ha descritto gli oggetti rubati come “una sorta di patrimonio mondiale”. Il furto è avvenuto dopo un incentro al pannello elettrico, avvenuto all’alba, che ha disattivato l’allarme e le luci stradali, hanno spiegato le autorità, che tentando di stabilire se i fatti siano collegati. Una telecamera di sorveglianza ha tuttavia continuato a funzionare, filmando i ladri all’opera. Hanno rotto una finestra e oltrepassato una barriera, “avvicinandosi in maniera mirata a una vetrina, che hanno distrutto”, ha raccontato il capo della polizia di Dresda, Volker Lange.

Il prestigio

Fondato da Augusto II di Polonia, principe elettore di Sassonia nel 1723, il museo Grünes Gewölbe è uno dei 12 che costituicscono le Dresden State Art Collections. Tra i più antichi musei europei, il Grünes Gewölbe custodisce tesori preziosissimi, tra cui uno zaffiro da 547.71 carati dono dello zar Pietro I di Russia. Ora è costituito da due sezioni, una storica in cui si trovano tre quarti dei tesori del museo, e una nuova. I ladri si sono introdotti nella prima. Rimasto chiuso per decenni dopo la Seconda guerra mondiale, il museo è poi stato restaurato e riaperto nel 2006.Informazioni


LaPresse

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