Incendi, ecco il decalogo salva-boschi

NAPOLI – Estate significa sole, mare e vacanze. Purtroppo però la bella stagione ha anche molti lati negativi, come ad esempio gli incendi boschivi. Il Paese è alle prese con centinaia di roghi che si sviluppano frequentemente in montagna. Stando ai dati diffusi dalla Protezione civile gli incendi naturali si verificano molto raramente e sono causati da eventi naturali e quindi inevitabili come fulmini, eruzioni vulcaniche e autocombustione. Molto più frequenti invece gli incendi di origine umana che possono essere dolosi (volontari) o colposi (involontari). Quelli dolosi sono appiccati volontariamente, con la volontà di arrecare danno al bosco e all’ambiente. Le cause sono la ricerca di profitto, in questo caso l’obiettivo è quello di utilizzare l’area distrutta dal fuoco per soddisfare interessi legati alle speculazione edilizia, al bracconaggio, o per ampliare le superfici coltivabili, oppure proteste e vendette, quando l’azione nasce dal risentimento nei confronti dei privati, della Pubblica Amministrazione o dei provvedimenti adottati, come l’istituzione di aree protette. In molti casi si vuole danneggiare un’area turistica. In altri casi i comportamenti dolosi sono da ricondurre a problemi comportamentali come la piromania e la mitomania.

INCENDI COLPOSI
Gli incendi colposi sono causati da comportamenti dell’uomo, irresponsabili e imprudenti, spesso in violazione di norme e comportamenti. Non finalizzati ad arrecare volontariamente danno. Le cause possono esser ricercate in attività agricole e forestali, quando il fuoco viene impiegato per bruciare le stoppie, distruggere i residui vegetali provenienti da lavorazioni agricole e forestali, e per rinnovare i pascoli e gli incolti. Spesso queste operazioni vengono effettuate in aree contigue a boschi ed incolti, facile preda del fuoco, soprattutto nei periodi a maggior rischio. Oppure le fiamme possono essere originate dall’abbandono di mozziconi di sigarette e fiammiferi. Cerini e mozziconi di sigarette abbandonati o lanciati lungo i sentieri, le piste forestali, e le linee ferroviarie possono cadere sull’erba secca o altri residui vegetali e innescare un incendio, anche per effetto degli spostamenti d’aria provocati dai veicoli o dal vento. Infine il rogo può partire da attività ricreative e turistiche (barbecue non spenti bene), lanci di petardi, rifiuti bruciati in discariche abusive, cattiva manutenzione di elettrodotti.

IL DECALOGO
Se per gli incendi dolosi l’unica strada per contenerli è effettuare maggiori controlli sul territorio e adottare pene severe per i piromani, per le fiamme di natura colposa possiamo fare molto, adottando comportamenti consapevoli. Coldiretti ha stilato il decalogo salva boschi di fronte al moltiplicarsi degli incendi favoriti dal mix esplosivo di caldo e siccità al quale si somma spesso l’azione doloso dell’uomo o l’incuria. La prima regola per non causare l’insorgenza di un incendio nel bosco è quella di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano completamente fredde. Soprattutto nelle campagne non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi. Inoltre non bisogna abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente. Nel caso in cui venga avvistato un incendio Coldiretti consiglia di non prendere iniziative autonome, e mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorità responsabili con i numeri di emergenza disponibili. Infine occorre collaborare con le autorità responsabili per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono dei boschi nazionali.

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