La Roma soffre ma piega il Bologna e resta in scia Champions

ROMA – La Roma piega un orgoglioso Bologna e resta in scia Champions. I giallorossi si impongono 2-1 nel monday night dell’Olimpico, ma sono tre punti soffertissimi. Dopo un primo tempo sostanzialmente dominato dagli emiliani, nella ripresa il rigore di Kolarov e la rete di Fazio lanciano la squadra di Di Francesco, che deve ringraziare anche la grande serata di Olsen, decisivo in più di un’occasione.


Al Bologna non basta riaprirla nel finale con Sansone

Il ko lascia l’amaro in bocca alla squadra rimessa in sesto da Mihajlovic, che avrebbe meritato il pareggio. L’intera posta va invece alla Roma che sale a 41 punti riportandosi a -1 dal quarto posto occupato dal Milan. Di Francesco schiera Zaniolo e Kluivert a supporto di Dzeko, El Shaarawy parte dalla panchina così come De Rossi: in mezzo c’è Nzonzi.


Tra i pali ritrova posto Olsen

Mihajlovic, alle prese con non poche assenze, si affida dal 1’ a Sansone, che rileva lo squalificato Palacio, e Santander. Dzeko stuzzica appena Skorupski alla prima conclusione, replica del Bologna con un bello spunto di Edera sul quale interviene in scivolata Manolas. Poi è Poli a provarci dai 25 metri, trovando la deviazione di Nzonzi. Il Bologna insiste e chiama all’intervento Olsen sul gran destro di Soriano da fuori. Gli emiliani in questa fase fanno la partita e soffocano sul nascere le iniziative dei padroni di casa. Dzeko cerca di allentare la pressione con un mancino deviato, sul conseguente corner svetta su tutti Manolas ma senza inquadrare lo specchio.


La Roma recupera fiducia

Zaniolo manca l’attimo vincente su un buon pallone di Kluivert, poi nuovo tentativo di Dzeko in girata. Ma la squadra di Mihajlovic c’è e lotta a viso aperto, tenendo con grande personalità il campo: sugli sviluppi di un contropiede Soriano, servito da Edera, scarica dal limite ma la palla è alle stelle.

Molto attivo l’ex Toro, ancora in evidenza con una conclusione al volo, dopo la sponda di Santander, sulla quale Olsen è provvidenziale con i piedi. Prima dell’intervallo ancora un’occasione ghiottissima sciupata dal Bologna, con Edera che al cospetto di Olsen calcia addosso allo svedese, a terra dopo essersi opposto al tiro-cross di Poli.


Doppia prodezza per il numero uno giallorosso

Alla Roma va di lusso pure sulla traversa centrata di destro dal solissimo Soriano, dopo un errore in disimpegno di Nzonzi. Il Bologna insiste e chiama all’intervento Olsen sul gran destro di Soriano da fuori. Sospirone di sollievo per Di Francesco che però è consapevole che serve un cambio di pallo. Per la ripresa il tecnico aggiusta lo schieramento con l’ingresso di El Shaarawy per Cristante. La mossa si rivelerà azzeccata. Anche se inizialmente è ancora la squadra ospite a rendersi minacciosa con Edera in contropiede. Tocca poi alla Roma sciupare una grande occasione con Florenzi che sbaglia il cross per il solissimo Dzeko.


La svolta in favore dei giallorossi

Helander mette giù El Shaarawy, Di Bello indica il dischetto. Kolarov spiazza Skorupski e sblocca il risultato (10′). Gli emiliani non si abbattono e sfiorano il pari con un bel destro di Poli deviato da Nzonzi.


Olsen è reattivo e salva

Sul ribaltamento di fronte, è il collega Skorupski a mettersi in mostra con uno splendido intervento sul tiro da posizione defilata di Zaniolo. Gara apertissima: Manolas disinnesca la minaccia Poli, poi conclusione di Edera con palla sul fondo. Dzeko manca una buona chance strozzando il destro, non sbaglia invece Fazio che sulla ‘spizzata’ del neoentrato De Rossi sull’angolo di Skorupski batte Skorupski al volo (28′).

Mazzata per il Bologna che però non intende alzare bandiera bianca: Helander ci prova pericolosamente in girata su invito di Soriano, Manolas devia.


Nuovo brivido per i giallorossi

Olsen interviene di petto sul tentativo di Falcinelli. Il Bologna riesce, meritatamente, a riaprirla con un grandissimo gol di Sansone: con una super giocata si fa spazio tra i difensori di casa e batte Olsen con un preciso rasoterra (40′). La Roma stringe i denti nel forcing finale dell’orgoglioso Bologna e difende tre punti preziosissimi.
(LaPresse)

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