Migrante ucciso: il 28 giugno la salma rientrerà in Mali

Il corpo di Soumaila Sacko sarà riportato nel suo paese d'origine

Foto Proteste a Vibo Valentia (Foto LaPresse - Adriana Sapone)

MILANO (LaPresse) – Il 28 giugno la salma di Soumaila Sacko, 29enne attivista sindacale della Usb ucciso a fucilate sabato 2 giugno nelle campagne di Vibo Valentia, rientrerà in Mali, suo Paese d’origine. La notizia è diffusa dall’Unione sindacale di base. Ad attenderlo ci saranno i famigliari, la moglie e la figlia di 5 anni.

La salma del migrante ucciso rientrerà in Mali

Soumaila Sacko inizierà il suo viaggio di ritorno a casa lunedì 25 giugno, 48 ore dopo la manifestazione nazionale di Reggio Calabria convocata dall’Unione Sindacale di Base nel suo nome, contro lo sfruttamento e per i diritti, con centinaia di adesioni“. E’ quanto si legge in un comunicato a firma di Usb.

Il 25 giugno, secondo quanto si apprende, la salma di Soumaila sarà imbarcata all’aeroporto di Lamezia Terme sul volo delle 13.25 per Roma Fiumicino. A salutarlo ci saranno i suoi compagni di lavoro della tendopoli di San Ferdinando. E anche una delegazione dell’Unione sindacale di base. Il feretro resterà a Fiumicino fino a mercoledì 27, quando sarà imbarcato sul volo Ethiopian Airlines delle 23, diretto ad Addis Ababa.

L’arrivo è previsto alle 5.40 di giovedì 28. Un altro volo Ethiopian, alle 10.40, porterà Soumaila Sacko a Bamako, capitale del Mali, dove l’atterraggio è fissato per le 14.20. Da Bamako la salma raggiungerà infine la città di Kayes, capoluogo della regione omonima, di cui Soumaila era nativo. Lì lo attenderanno la moglie e la figlia di 5 anni, insieme alla famiglia d’origine. Con loro, per rendergli l’ultimo saluto, una delegazione dell’Usb guidata dall’italoivoriano dirigente sindacale Aboubakar Soumahoro.

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