Salvini nasconde il Carroccio: “La nostra è una scelta civica”

A Caserta e Salerno ringrazia i candidati per aver garantito l’unità della coalizione senza far esporre il simbolo della Lega: così non si intesterà percentuali sotto il 10%

CASERTA – Cartellina in mano, camicia bianca e tanta voglia di ripetere i mantra di questa estate leghista. Matteo Salvini si presenta a Caserta, per la visita alla caserma Ferrari-Orsi della brigata bersaglieri Garibaldi, e non si risparmia nel prendere ancora di mira i suoi bersagli preferiti di questa torrida estate di pandemia. “Siamo il paese europeo che concede più cittadinanze con la normativa vigente. Non si capisce perché il Pd abbia questa priorità, le mie priorità sono la salute, il lavoro e la scuola, sicuramente non lo ius soli o la legge elettorale. Ripeto, siamo il paese europeo che negli ultimi anni ha concesso più cittadinanze, compi 18 anni e scegli quale cittadinanza prendere, non cambia assolutamente nulla”, ha detto attaccando il ministro Luciana Lamorgese, che a Caserta c’è stata di recenta, definita “distratta” e “assente”.

“Il ministro dell’Interno dovrebbe garantire la sicurezza in tutto il paese. Lamorgese sembra che ha le idee molto confuse e rischia di far danni. Ovviamente non puoi trasformare baristi, camerieri e pizzaioli in bersaglieri o carabinieri. Facesse meglio il suo lavoro, sarebbe meglio per tutti”, ha puntualizzato. Assente, il ministro secondo il suo predecessore, un po’ come il Carroccio sulla scheda elettorale. La sua, ha ribadito, è una scelta civica. Curiosamente proprio come il nome del partito del tanto ‘odiato’ Mario Monti contro il quale portò avanti una delle sue crociate. Ma il Capitano insiste con l’infelice accostamento: “Il centrodestra ha fatto una scelta di unità. Io penso che i cittadini premieranno questa scelta di unità. La Lega ha fatto una scelta civica. Penso che Catello Maresca sia la persona giusta per Napoli”.

E ancora: “Ringrazio Gianpiero Zinzi, molti avrebbero preferito stare tranquilli in Regione con un ottimo stipendio e senza le grane che un sindaco si troverà ad affrontare. Invece in Lega siamo diversi. Caserta è una città con grandi risorse che negli ultimi anni è stata frenata. Conto che il cambiamento in tutta la Campania parta da Caserta”. Per Zinzi, quindi, apprezzamento e paracadute pronte. Il cambiamento è che ora la Lega non è un partito, bensì una civica. Prima Napoli, Prima Caserta, si chiamano le liste che nascondono al loro interno i candidati del Carroccio. Per evitare che al tavolo nazionale sulle future alleanze e sul peso dei partiti possano pesare le percentuali a cifra singola che la Lega teme di rimediare al Sud e in Campania in particolare.

L’ultima stoccata del suo tour ripetuta, pure questa, in entrambe le tappe, la riserva ai 5 Stelle, dei quali “preferisce non parlare perché non è giornata di cose tristi. Sul Reddito di Cittadinanza guardiamo i numeri, quanti posti di lavoro ha creato in Campania? Quanti ne ha distrutto? Sono in contatto quotidiano con imprenditori che non trovano personale perché si sentono dire che è più comodo star casa a non fare nulla. Uno strumento che doveva creare lavoro, crea problemi e lavoro nero. Stare a casa per tre anni con 548 euro di media è un insulto a chi si alza alle sei di mattina per guadagnare la stessa cifra andando a lavorare”, ha concluso. Poi Salvini torna al Nord. Lasciando qui le macerie del naufragato progetto di una Lega al Sud mai nata.

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