Scudetto femminile, l’ultima volta al Sud lo portò il Giugliano. Il Mezzogiorno rischia di sparire dalla serie A rosa

Foto pubblicata da Paolo Buonanno, autore di un libro sul Giugliano, sui social

NAPOLI – Il boom del calcio femminile con i 40mila all’Allianz Stadium per il match scudetto di Serie A sta riscrivendo la storia del movimento. Le donne, però, di storie ne hanno sapute scrivere tante nel mondo del gioco più amato dagli italiani. E una, in particolare, è stata tutta made in Campania.

Il vento del Nord

Tra le tante cose che accomunano il calcio maschile e quello femminile è che i club più importanti sono quelli del Nord. Eccezion fatta per la Torres, squadra sarda capace di vincere sette volte il massimo campionato e che oggi non esiste più, e per qualche episodio sporadico, lo scudetto è stato sempre affare per team con sede dal Tevere in su.

Il miracolo del Giugliano

L’ultimo trionfo meridionale risale alla stagione 1988-89. Ad aggiudicarselo fu il Giugliano. La squadra della provincia di Napoli, guidata da Armando Russo, seppe piegare la resistenza della Reggiana di Carolina Morace, conquistando addirittura il double. Scudetto e coppa Italia. Mai nessuna compagine del Sud ha saputo rendersi protagonista di un’impresa del genere. E lo scudetto da allora non è mai tornato nel Mezzogiorno.

Il fallimento

Nella stagione successiva la squadra gialloblu riuscì a vincere ancora la Coppa Italia e si mantenne ancora ad alti livelli. Poi, però, la favola si è conclusa all’inizio della stagione 1990-91. Sponsor in fuga e niente più soldi. Addio, così, alle meravigliose ragazze del Giugliano che hanno portato il tricolore al Sud proprio durante l’epoca in cui il Napoli di Diego Armando Maradona metteva in discussione il potere del Nord nel calcio maschile.

Il Sud sparisce anche dal calcio in rosa

Nel massimo campionato femminile di quest’anno a rappresentare il Sud c’è soltanto la Pink Bari, che per altro è in piena zona retrocessione. Il prossimo anno con ogni probabilità il Mezzogiorno non sarà rappresentato. Il movimento è in crescita ed è una buona notizia per lo sport italiano. Ma ancora una volta il nostro Paese si dimostra spaccato, con il Sud dimenticato anche per quanto riguarda il calcio. E questo non deve accadere.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome